da Genova
«Linchiesta esce dallambito del dolo e rimane la colpa: non cè alcun giallo in questa vicenda». Lo ha confermato il procuratore capo di Genova Francesco Lalla in merito alle indagini sul ragazzino di 12 anni che laltra sera si è sparato alla testa mentre era solo in casa. I dubbi erano stati avanzati da alcune indiscrezioni pubblicate che raccontavano di come la madre abbia pensato di ripulire la camera dal sangue. Il procuratore capo ha illustrato le prime conclusioni a lui anticipate dal pm Patrizia Petruzziello, titolare delle indagini. Il pm ieri ha iscritto sul registro degli indagati i genitori con lipotesi di reato di lesioni gravi colpose e inadeguata custodia di armi da fuoco.
Intanto mentre il padre non si dà pace e la madre non si allontana dal letto del figlio le cui condizioni sono leggermente migliorate, vengono alla luce alcuni particolari sullarma: è un cimelio appartenente al bisnonno del ragazzo, una pistola difficile da maneggiare anche per un adulto non esperto. E un mistero è quello del proiettile.
«Il dodicenne morto per un proiettile? È stato un incidente»
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