Domani nel Lazio riapre la caccia

Ciarafoni (Arci): «No a limitazioni decise dal governo all’ultimo istante»

Domani anche nel Lazio riapre la caccia. «Da domani, in tutta Italia, saranno circa ottocentomila i cacciatori che inaugureranno la stagione venatoria», ha dichiarato Marco Ciarafoni, presidente del consiglio nazionale dell’Arcicaccia.
«La caccia dei tempi moderni - ha proseguito - deve saper coniugare la specificità della scelta individuale nella sfera prioritaria delle radici culturali e degli interessi collettivi. In questo senso ribadiamo la necessità di una caccia sostenibile e popolare che possa essere legittimamente praticata avendo a riferimento la conservazione ambientale, la ricostruzione del patrimonio faunistico e la valorizzazione della ruralità».
«Oggi la legge nazionale, e molte di quelle regionali, consentono di raggiungere questi obiettivi anche se l’applicazione delle norme appare in diversi casi discontinua e in ritardo. È così che si alimentano gli opposti estremismi che pure quest’estate, sulla vicenda degli incendi, hanno allontanato con il loro dire fazioso e demagogico la soluzione saggia ed equilibrata delle diverse problematiche.

Sarebbero intollerabili decisioni governative dell’ultima ora, che sconfinino dall’applicazione rigorosa della norma che prevede l’applicazione del divieto di caccia nei soli territori percorsi dal fuoco e che impongano limitazioni pregiudiziali alla caccia nelle Zps oltre le misure già stabilite dalle regioni».

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