L85 per cento dei caschi bianchi della Capitale ha aderito allo sciopero indetto ieri dal Sulpm. Il restante 15 per cento ha, invece, prestato servizio è obbligato dalle leggi in quanto la polizia municipale deve comunque garantire servizi pubblici essenziali, come gli incidenti stradali, la vigilanza del Comune, la polizia giudiziaria e le attività di pubblica sicurezza, come il presidio allo stadio in occasione della partita di calcio. Il traffico ne ha risentito nel pomeriggio nella zona intorno a San Pietro e sul Lungotevere. Solo venti vigili, infatti, sono rimasti a presidiare il XVII Gruppo, divisi tra sala radio, stadio, zona commerciale di via Ottaviano e Vaticano. «Con lo sciopero - ha dichiarato Alessandro Marchetti, segretario romano del Sulpm - vogliamo dare forza al processo di riforma appena approvato dalla I commissione affari costituzionali della Camera. Si tratta di norme tecniche che ci consentiranno, se approvate, di dare maggiore sicurezza ai cittadini. Ma è anche un segnale per la giunta Veltroni: prima della fine di questa legislatura la polizia municipale attende, sia lapprovazione del regolamento dellarmamento, che il riconoscimento, secondo quanto già previsto dal contratto nazionale e dallInail, della strada quale luogo di lavoro del vigile urbano. Il sindaco dovrà così occuparsi degli infortuni più frequenti, cioè delle aggressioni subite.
Da ciò ne deriva che - prosegue Marchetti - dovrà intervenire per acquistare gli strumenti utili alla difesa e alla sicurezza dei lavoratori, come i giubbini anti-taglio, i guanti anti-puntura, il bastone estensibile, il casco di protezione o i vetri delle auto infrangibili».Una domenica di shopping ma coi vigili a mezzo servizio
Il Sulpm: adesione dell85 per cento alla protesta dei «pizzardoni» per chiedere maggiore sicurezza
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.