Don Gianni sepolto nel Pantheon del cimitero di Staglieno. È quello che ha proposto il gruppo consigliare di Forza Italia in consiglio comunale, attraverso una lettera indirizzata al sindaco di Genova Marta Vincenzi.
Nelle poche righe, semplici e dirette, i firmatari Raffaella Della Bianca e Giuseppe Costa chiedono che a don Gianni Baget Bozzo, scomparso nella notte tra il 7 e l8 maggio, «venga tributato l'onore di essere seppellito vicino a tanti che hanno onorato con la loro vita Genova e i Genovesi». All'inizio della seduta di ieri pomeriggio, il consiglio comunale di Genova aveva già osservato un minuto di silenzio per Don Gianni. «Un grande protagonista del suo tempo», ha detto Giorgio Guerello, ricordando brevemente le tappe più importanti della sua vita.
«Siamo certi di interpretare il desiderio della comunità genovese - si legge nella lettera al Sindaco - che vuole onorare Don Gianni per l'impegno che ha profuso per la nostra città». Ieri pomeriggio, la lettera è stata consegnata nelle mani del sindaco. «Avevamo già contattato il sindaco per comunicarle quello che a noi sembra un gesto dovuto - spiega Raffaella Della Bianca, capogruppo in consiglio comunale di Fi -. E non abbiamo trovato la porta chiusa, anzi. Ci aspettiamo a questo punto un riscontro veloce e positivo da parte di tutta la giunta». In fondo, è bastata la partecipazione ai funerali di lunedì, per parlare a nome e per conto di tutta città. «Lo abbiamo visto tutti: è stata un'adesione massa, anche da parte di persone molto lontane dal pensiero di Don Gianni - racconta Della Bianca - Chi è venuto l'ha fatto solo perché animato da sentimenti reali. E ci aspettiamo che tutto questo abbia un seguito concreto». Non può, quindi, finire tutto lì: «La sepoltura nel Pantheon del cimitero monumentale di Staglieno - dice il capogruppo di Forza Italia -, sarebbe il giusto riconoscimento da parte di una città che lui ha tanto amato. Una città che, anche grazie a lui, è diventata più importante su scala nazionale». La figura di Don Gianni è stata ricordata ieri dal presidente del Senato Renato Schifani. Schifani ha ripercorso il percorso personale di Baget Bozzo, a partire dalla militanza nel «movimento clandestino della Democrazia cristiana» con il quale prese parte «allinsurrezione di Genova contro le truppe di occupazione naziste» fino alle ultime tappe del suo impegno di «pensatore libero e indipendente».
Infine ieri si è riunito per la prima volta il gruppo consiliare comunale del Popolo della Libertà a cui hanno aderito tutti i consiglieri dei partiti Fi, An, Lista Biasotti e Gruppo Misto.
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