(...) di intermediazione svolta dalla ditta (...) per lapporto specificato in premessa, la liquidazione delle cui spettanze, nella percentuale del 4 per cento più Iva, avverrà previa presentazione di fattura, su autorizzazione della Gestione Risorse ovvero della gestione Servizi tecnici e logistici e sarà iscritta al conto di bilancio consulenze tecniche diverse».
Ecco, il Gaslini pagherà 400mila euro più Iva, sotto forma di consulenza, per avere la donazione del benefattore Gino Amisano. Il quale non sapeva di questo accordo. E pertanto difficilmente potrebbe aver richiesto lintervento di un mediatore per poter regalare i suoi soldi. Ieri limprenditore ha confermato di non essere al corrente, almeno formalmente, della faccenda. «Io di certo non ho pagato, né pagherò questa mediazione», risponde con cortesia ma non senza disappunto. In effetti la delibera dice che sarà il Gaslini a tirare fuori i soldi, tanti soldi, circa mezzo milione. «Io i miei soldi li ho dati ai bambini - ribadisce Amisano - In passato ho realizzato un ospedale per gli anziani, a Valenza, adesso ho deciso di dare una mano al Gaslini, ai bambini, perché sono stato bambino anchio».
Dopo aver ribadito che lui non tirerà fuori un centesimo per mediatori o figure diverse dal Gaslini, limprenditore ammette però di non essere del tutto sorpreso dalla notizia. «Avevo sentito parlare di questa cosa, io non sapevo di una mediazione, non ho mai fatto accordi con qualcuno in questo senso, né ufficialmente ero stato messo al corrente - insiste - Però ho deciso di vederci chiaro, chiederemo spiegazioni. Ho dato mandato a un legale per sapere come stanno le cose, anche se devo dire che se paga il Gaslini...»
Il tono di Gino Amisano non è quello di chi vuole alzare le spalle e cavarsela con un «pazienza».
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