Non sono solo pregiudicati ed extracomunitari a mettersi alla guida sotto leffetto di alcol e droga seminando morte, comè accaduto qualche giorno fa nel Casertano con larresto di un liberiano che ha ammazzato una neonata.
Il «pirata della strada» ubriaco e imbottito di cocaina può avere infatti anche le sembianze insospettabili di una donna trentaduenne, incensurata e con una vita normale. È questo il «rassicurante» identikit sociale della donna che laltra notte a Verona ha travolto con la sua auto la vettura sulla quale viaggiavano due ragazzi di 22 e 25 anni. Due giovani morti, dopo un terribile schianto che poteva - e doveva - essere evitato. Comè possibile infatti spingere sullacceleratore dopo aver ingerito un mix micidiale di alcol e stupefacenti? Ma nonostante le sue gravissime responsabilità, la donna che ha provocato lincidente è stata denunciata a piede libero per omicidio colposo.
«Siamo alle solite - denuncia Alfredo Bianchi dellAssociazione europea familiari e vittime della strada -: chi guida in quelle condizioni deve essere cosciente della strage potenziale a cui va incontro. E quando ci scappa il morto, bisogna intervenire col massimo rigore: arresto e ritiro a vita della patente». I carabinieri confermano la dinamica dellincidente: «Era completamente ubriaca e sotto effetto della cocaina la trentaduenne alla guida della Mercedes coinvolta nello scontro lungo la strada regionale 11 a Villanova di San Bonifacio, nel Veronese, in cui sono morti due ragazzi». Allalcoltest eseguito dai militari la donna ha fatto registrare un tasso alcolemico superiore di quasi quattro volte il consentito (0,5 grammi per litro di sangue); inoltre è anche stata trovata positiva alla cocaina.
Nulla da fare per le due persone a bordo dellauto su cui è piombata la Mercedes della donna: un giovane di 22 anni, residente a Soave (Verona), e un venticinquenne originario della Siria in vacanza in Italia. Intanto, i dati della polstrada evidenziano un fenomeno allarmante: la percentuale sempre più alta delle donne ubriache al volante. Un fenomeno in continua crescita, come conferma anche lincidente mortale della notte scorsa nel Veronese. Fino a due anni fa il dato non veniva neanche preso in considerazione dalle statistiche. Ora invece, i controlli delle forze dellordine fanno registrare un preoccupante numero di donne al volante che «sforano» i tassi di alcol nel sangue. Nei primi sei mesi dellanno, delle 20.
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