«Donne e gay dicano messa»

I frati domenicani olandesi hanno lanciato una proposta choc: a presiedere l’eucaristia, cioè la messa, siano anche i laici, uomini o donne, etero o omosessuali, senza alcuna limitazione. Severo il giudizio espresso da mons. Hub Ernst, vescovo emerito di Breda, contro una proposta che viene stigmatizzata come «in contrasto con la dottrina sociale della Chiesa». Da parte della Conferenza episcopale olandese ancora non vi è stata alcuna reazione. La proposta è stata diffusa attraverso la brochure «Kerk en Ambt» (Chiesa e ministero) distribuita a fine agosto dai domenicani olandesi nelle 1.300 parrocchie del Paese. Il testo rifletterebbe, scrive l’agenzia dei vescovi, tesi vicine a padre Edward Schillebeeckx che negli anni ’80 finì sotto l’esame della Congregazione per la dottrina della fede, guidata dall’allora card. Ratzinger. L’opuscolo di 38 pagine propone che a presiedere l’eucaristia, in mancanza di sacerdoti, siano anche laici, «non fa differenza che sia uomo o donna, omo o eterosessuale, sposato o celibe». La crisi delle vocazioni e la progressiva assenza di sacerdoti, questione già all’esame del dibattito interno alla Chiesa e oggetto di diversi interventi da parte di Benedetto XVI, torna così ad esplodere nella versione che ne danno le correnti più riformiste del cattolicesimo nord europeo. Il tema del celibato sacerdotale così come quello della possibilità che a presiedere la celebrazione eucaristica fossero anche dei laici, era già stato sollevato nel corso del sinodo generale dei vescovi che si svolse a Roma nell’ottobre del 2005. All’epoca i padri sinodali provenenti da tutti i continenti respinsero queste ipotesi e tuttavia si crearono maggioranze e minoranze al momento del voto, segno che la questione era comunque sentita.

In ogni caso Benedetto XVI ha riaffermato più volte la dottrina della Chiesa in merito al ruolo del sacerdote quale guida della comunità e unico soggetto autorizzato a celebrare la messa. Tace per il momento la Conferenza episcopale olandese.

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