Valentina Fontana
«Il 13 aprile del 2006 l'autore di Dublino compirebbe cento anni e per noi è giunto il momento di confrontarsi direttamente con la sua scrittura». Detto fatto, i ragazzi di Gogmagog incontrano Samuel Beckett lanciando subito una doppia sfida: «Da una parte c'è il desiderio e la fatica di entrare nei suoi personaggi - confessano gli attori Carlo Salvador, Guido Rinaldi e Tommaso Taddei - con i quali, noi che lavoriamo da anni condividiamo la reiterazione delle parole, dei gesti, dei conflitti. Dall'altra c'è il rischio che corre una giovane compagnia, ad affrontare Beckett in un periodo in cui anche il lavoro di grandi registi viene ostacolato in nome di una rigida attinenza alle volontà dell'autore».
Forse proprio per questo i Gogmagog scelgono di portare in scena un Beckett poco conosciuto e senz'altro poco rappresentato. In effetti i due atti unici Quella volta e Teatro II, in scena al Teatro Arsenale, non sono sicuramente i cavalli di battaglia dell'autore irlandese e soprattutto sono completamente divergenti a livello formale, pur essendo legati da una forte analogia di contenuto.
«Se Beckett a proposito di Quella volta confessò che si collocava al limite estremo di ciò che è possibile concepire come fatto teatrale - continuano i ragazzi di Gogmagog - (qui affidato alla sola immagine del volto dell'ascoltatore e alle tre diverse fonti di suono da cui giunge la voce registrata di Bobo Rondelli, cantante e fondatore degli Ottavo Padiglione), in Teatro II Morvan e Bertrand si scambiano battute e si giocano la loro partita entrando a pieno titolo in ciò che più comunemente si può chiamare teatro».
Ma dall'anomalo duetto beckettiano si scopre un punto di contatto molto forte: la memoria, tema centrale di entrambi gli atti.
Quella volta - Teatro II, Teatro Arsenale, via Cesare Correnti 11, ore 21.15, info 02-8375896, ingresso 16 e 9 euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.