Agosto comincia con un doppio imprevisto per la maggioranza capitolina, che inciampa per due volte in poche ore in Aula Giulio Cesare, prima «ciccando» una votazione e poi sbugiardando lassessore al Bilancio che si era esposto con lopposizione cercando la convergenza su unordine del giorno che però la maggioranza poi non ha votato. E dalla Cdl non sono mancati commenti polemici sullo sfilacciamento della maggioranza.
Si è cominciato ieri quando il consiglio comunale doveva votare lapprovazione del Documento di programmazione finanziaria. È mancata a sorpresa la maggioranza sulla proposta di immediata eseguibilità, e di conseguenza il rendiconto 2005 di gestione del Comune, anche se approvato, non è appunto immediatamente eseguibile. Un episodio che, secondo i capigruppo di Forza Italia, An e Udc, Michele Baldi, Marco Marsilio e Dino Gasperini, «dimostra lo sfaldamento di questa maggioranza, forte nei numeri ma debole nel quotidiano della politica». Non un evento di routine, secondo Gasperini, che considera questo «lincidente più grave che può accadere in unaula consiliare». Mentre Marsilio sottolinea gli aspetti pratici del capitombolo: «Lassestamento di bilancio non potrà essere immediatamente esecutivo e il Comune non potrà spendere i fondi degli avanzi di amministrazione perché bisognerà attendere i tempi di pubblicazione, dunque 10 giorni da oggi. Fino al 12 agosto queste spese rimangono bloccate». Sarcastico Baldi: «Se questa è la tenuta della maggioranza - osserva lazzurro - a settembre mettessero lelmetto perché ne vedremo delle belle». Nemmeno il tempo di chiudere il primo incidente, che si accende un nuovo caso. A innescarlo un odg presentato da Alleanza nazionale con il quale si chiedeva limpegno di Walter Veltroni e della giunta «ad attivarsi presso la dirigenza di Trambus affinché abbandoni una grottesca campagna di marketing che, oltre a non rispecchiare lattuale stato del servizio offerto, risulta alquanto onerosa per le casse dellAzienda che avrebbe potuto impiegare più utilmente le risorse alluopo investite». Era presente in aula lassessore al Bilancio Marco Causi, che ha sostanzialmente chiesto allopposizione di eliminare «ulteriori aggettivazioni» (quindi il «grottesco») limitandosi a stigmatizzare l«attuale campagna di marketing», e offrendo in cambio limpegno a far convergere sullordine del giorno anche i voti della maggioranza. An e la Cdl hanno dato il loro placet alla correzione del testo, ma quando si è andati a votare, lodg non è passato comunque. Immediate le reazioni dal centrodestra. «Rimango sconcertato - ha spiegato ancora il capogruppo azzurro Michele Baldi - da una maggioranza sfilacciata e pressappochista».
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