(...) del candidato del Pdl e liste civiche Pierluigi Vinai, e che viene sviscerato con prese di posizione molto nette anche sul comportamento ed il rispetto delle regole che per Doria devono essere concepite su due piani diversi per i genovesi e per gli extracomunitari che arrivano a Genova: «Dobbiamo considerare che cè un divario di possibilità che ci impedisce di dire che ci sono diritti e doveri uguali per tutti. Queste persone vengono da noi e quando arrivano fanno parte della comunità umana» sostiene Marco Doria cercando di dare una parvenza di legalità a quello che legale non è.
Lo stesso Doria che calca anche sulla differenza tra un giovane che lascia Genova per avere opportunità altrove e chi si muove verso il Mediterraneo: «Si tratta di persone spinte a spostarsi da condizioni drammatiche, di miseria. Non come i giovani genovesi che vanno a Londra o a Milano per cercare nuove opportunità».
Una dichiarazione quella sui giovani che lasciano la Superba che non è piaciuta al candidato sindaco della Lega Nord Edoardo Rixi: «Sono parole che mi lasciano sconcertato. Dire che nessuno è clandestino e che i genovesi devono essere accoglienti anche nei confronti degli immigrati che delinquono è offensivo prima di tutto per i moltissimi immigrati che vivono nella legalità, lavorano e pagano le tasse. Nel proprio intervento Doria ha dimostrato di non conoscere la situazione in cui si trovano centinaia di famiglie genovesi: solo una persona che ha sempre vissuto nelle chiacchiere dei salotti buoni della città può dire che Genova è una città ricca.
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