Dossier archiviato: Guzzanti si oppone

Secondo il legale, l’ex dirigente di Bpl Suisse vorrebbe costituirsi pur di evitare il carcere: «Non era organico ai loro disegni»

da Roma

Il presidente della Commissione d’inchiesta sul dossier Mitrokhin, l’azzurro Paolo Guzzanti, si è opposto alla richiesta di archiviazione del «dossier Cordova» e ha inviato una lettera al Tribunale dei ministri per sollecitare approfondimenti sugli elementi raccolti sul caso. Il 20 dicembre, a titolo personale, il presidente della Commissione Mitrokhin aveva presentato una denuncia al tribunale di Roma sulla base di una relazione del giudice Cordova (collaboratore della commissione) che riguardava il comportamento degli ex presidenti del Consiglio Prodi, D’Alema, Dini e dei direttori del servizio segreto militare.
Guzzanti ha fatto notare di non avere ancora ricevuto alcuna comunicazione nella sua qualità di «soggetto interessato» e che quindi intende presentare una memoria al fine di dimostrare l’«infondatezza» della richiesta di archiviazione perché la denuncia da lui stesso avanzata sarebbe «fondata su dati di fatto e su comportamenti anomali incontrovertibili e non mai verificatisi in casi consimili».
A queste affermazioni ha fatto eco il vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Lucio Malan, che ha detto: «La procura della Repubblica di Roma mostra uno straordinario zelo nel chiudere la questione aperta dall’esposto Guzzanti-Cordova. Fatti, prove, confronti fra diverse testimonianze, frutto di anni di lavoro, vengono liquidati in poche settimane, e senza alcun ulteriore accertamento.

Purtroppo è una costante delle inchieste che riguardano la sinistra: o vanno fulmineamente all’archiviazione, o silenziosamente all’archiviazione. Gli esempi sono numerosi anche in questi giorni, e non solo a Roma o Milano. Ben altro è lo zelo contro gli avversari della sinistra, in primis Berlusconi».

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