«Dossier» Marche Le imprese locomotiva di questo territorio

«Dossier» Marche Le imprese locomotiva di questo territorio

Eccellenza produttiva, innovazione ed espansione dell'export sono i prossimi appuntamenti strategici, nell'agenda Marche del 2012. Protagoniste, le migliori imprese di una regione italiana, tra le più dinamiche del manifatturiero nazionale. Uno spaccato di eccellenza industriale che Dossier - il periodico diretto da Raffaele Costa, in edicola nei prossimi giorni con il Giornale - mostra, passando in rassegna le 40 migliori aziende marchigiane.
«Siamo entrati, con meticolosità, in realtà produttive di grande valore competitivo e strategico, esempi vincenti e di alto profilo industriale per l'Italia - spiega l'editrice Maria Elena Golfarelli - essenziali per la crescita e per il rilancio economico di tutto il Paese. Aziende sane, dinamiche e a forte valore aggiunto che, attraverso il reinvestimento degli utili sul territorio, affiancate da intelligenti politiche di finanziamento da parte degli istituti bancari locali, costituiscono un modello virtuoso di crescita d'impresa».
Come sempre, il periodico rappresenta un'esclusiva piattaforma, sulla quale si confrontano i leader dell'economia e della finanza regionale e nazionale. In copertina, Giuseppe Casali, tra i più intraprendenti industriali anconetani. «La sola via per essere protagonisti è quella del fare rete - dichiara a Dossier -. La soluzione è presentarsi sui mercati in modo unitario, vendendo e proponendo sistemi integrati e dando visibilità alla nostra capacità di coniugare qualità tecnologica e rispetto del territorio».
Gli fa eco Paolo Andreani, presidente di Confindustria Marche. «È il numero delle imprese orientate all'export che vanno aumentate - aggiunge - in modo da incrementare il nostro peso nel mercato globale». Punti ribaditi, sul periodico, anche da Alberto Drudi, presidente di Unioncamere Marche.
Tra i territori produttivi più dinamici, spicca il Maceratese, anche grazie alle linee guida di Nando Ottavi, al vertice dell'Associazione confindustriale provinciale. «Gli imprenditori di Macerata sono la dimostrazione di come, anche in tempi difficili, non serva piangersi addosso - sottolinea Golfarelli -. Bisogna tirarsi su le maniche e darsi da fare. A Macerata, le aziende lo hanno ben compreso. Forti delle loro produzioni e della loro propensione all'innovazione e alla flessibilità, adottano strategie in grado di conquistare investitori e buyer internazionali». Francesco Merloni, presidente della fondazione Aristide Merloni, si sofferma sui mutamenti che il modello imprenditoriale marchigiano sta vivendo. «Il sistema delle imprese - osserva - si è ristrutturato, ha investito e ha razionalizzato la gestione della propria finanza. Tant'è, che l'economia industriale della regione è andata meglio della media nazionale».

Non poteva mancare, su Dossier, l'intervento di Massimo Bianconi, presidente della commissione regionale Abi Marche e direttore generale di Banca delle Marche. Gian Mario Spacca - infine - presidente della Regione Marche, riassume i punti cardine per lo sviluppo di un territorio che «ha bisogno di nuove infrastrutture funzionali e rinnovati accordi con le industrie locali».

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