Un importante passo verso lo sviluppo. È quello che le imprese toscane analizzate su Dossier hanno compiuto, nonostante le difficoltà del momento. Il periodico, diretto da Raffaele Costa e in edicola nei prossimi giorni con il Giornale, propone una grande inchiesta sulla capacità di competizione degli imprenditori toscani, le cui performance si sono dimostrate idonee per affrontare il mercato contemporaneo.
«Su Dossier parlano i migliori imprenditori toscani - spiega l'editrice Maria Elena Golfarelli -. Ambasciatori di quel made in Italy che ha reso le produzioni del nostro Paese, così tanto apprezzate e riconosciute all'estero». Voci, opinioni ed esperienze di chi, sul tessuto produttivo locale, ha dimostrato di poter fare la differenza per l'economia italiana. «Mai come in questo momento storico gli imprenditori sono chiamati a indicare la strada da seguire per far ripartire il sistema Paese - aggiunge -. Donne e uomini simbolo della cultura del fare ma anche dello stile, del gusto ricercato e di quella maestria artigianale che ha reso unica la Toscana nel mondo».
In un momento così cruciale per il futuro della regione, Dossier apre un dibattito sulle politiche industriali che riguarderanno il territorio. A breve Antonella Mansi, presidente degli industriali toscani, terminerà il suo mandato. E già emergono indiscrezioni su chi, tra le personalità più importanti dell'imprenditoria regionale, si assumerà l'incarico di portare avanti la sede confindustriale. Ma, soprattutto, di proseguire il cammino tracciato fino ad oggi da Mansi: sviluppo, incentivo all'internazionalizzazione, creazione di reti d'impresa. Obiettivi condivisi anche da Pierfrancesco Pacini, già al vertice di Unioncamere Toscana e dell'Unione Industriali di Pisa.
Su Dossier, intervengono, inoltre, anche i vertici delle istituzioni politiche. Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, in una lunga intervista riflette sugli interventi necessari per una maggiore tutela del territorio, anche alla luce della drammatica alluvione verificatasi in Lunigiana. «In questa parte della regione stiamo sperimentando un modello che prevede il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali - spiega a Dossier, Rossi -. A questo proposito mi ha fatto piacere osservare che, in Lunigiana, le università toscane - e non solo - abbiano offerto gratuitamente il loro contributo in termini di conoscenza e di ricerca sul territorio. Credo che questo, con le relazioni e i rapporti costruiti, sia un modello per la difesa del suolo da esportare su tutto il territorio regionale».
Ampio, anche il focus sulla città di Firenze che, sotto la guida del sindaco Matteo Renzi è oggi chiamata ad affrontare moltissime sfide, a cominciare da un rilancio della sua visibilità sul mercato turistico internazionale.
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