Educato Giuliano Amato. Niente da dire. Ogni volta che lascia saluta da gentiluomo. Eppure, tanti saluti ma è sempre qui... si vede che si trova bene. Chi gli vuole male lo paragona alla fenice, luccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri. Non ce ne voglia lex vicesegretario del Psi (ex del Psiup, oggi ex Ds, ex Ulivo e ora anche ex Pd), lex ministro degli Esteri, del Tesoro, dellInterno, lex vice premier, lex premier, lex docente universitario, lex presidente Antitrust, lex capo della Commissione sui Balcani, lex vice di Giscard dEstaing alla Convenzione Ue. Lex tutto, insomma. Ha sempre salutato educatamente per poi «rinascere», appunto, come la fenice. Ha spiccato il volo durante Tangentopoli; è rispuntato come ministro nel governo DAlema; è rinato come parlamentare nel 2001 dopo un minuetto. Il centrosinistra decide di puntare su di lui. Lui che non sente lappoggio di tutti i cespugli e promette di non ricandidarsi. Poi ci ripensa, è più forte di lui. È in lista a Grosseto: viene eletto.
Anche stavolta ha salutato, sul «Corriere della Sera».
Il Dottor Sottile saluta sempre e non parte mai
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