Vi sono alcuni luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato, mantenendo un'immagine immutabile nel corso dei decenni. Se, poi, l'oggetto di un simile privilegio è un sito in cui il tempo è assoluto protagonista attraverso il suo «messaggero terreno», ossia l'orologio, ebbene, la vicenda è ancora più affascinante. Una sensazione che si prova entrando nella prestigiosa orologeria Gobbi 1842, 170 anni di tradizione, di cui 116 trascorsi a Milano in Corso Vittorio Emanuele e 63 presso l'attuale sede al civico 15 (l'originaria fu distrutta durante il secondo conflitto mondiale). Da quel 4 settembre 1949, in questo tempio del segnatempo, nel quale pulsa la tradizione straordinaria di Patek Philippe e Rolex e la freschezza sportivo-elegante di Tudor, non è cambiato nulla e il cliente può usufruire di un'atmosfera riscaldata da boiserie chiare delicatamente incise a rilievo, ed arredata da lunghi tavoli lungo il perimetro per accompagnare il colloquio con i commessi, seduto su eleganti poltroncine in tinta. Un vero e proprio salotto, insomma, in cui il rapporto umano, l'ascolto e la dialettica, trasformano la vendita in un momento di approfondimento conviviale.
Al piano superiore due tecnici assicurano l'assistenza necessaria ai nostri amati meccanismi, in costante contatto con il salone al pianterreno, attraverso un piccolo «ascensore»: un metodo d'antan, ma sempre valido, per garantire velocità e funzionalità al servizio.testi a cura di Fabrizio Rinversi
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