Una scuola, per il momento sconosciuta. Due ragazzi - minorenni - e un disabile. Il «gioco» che ha un nome: «Schiaffo nel bagno». Un telefonino che riprende la scena, il video finisce su internet, e lì resta finché la polizia postale non lo segnala alla Procura dei minori, che ne dispone il sequestro. Lennesimo episodio di bullismo consegnato alla rete.
Il decreto di sequestro viene notificato a Google Italia e a Google Inc., che recentemente ha acquisito YouTube, il portale su cui il filmato è rimasto fino a pochi giorni fa. Gli investigatori sono ora al lavoro per identificare i responsabili del maltrattamento. Le indagini, dunque, dovranno stabilire in che città si trovi la scuola e quale sia il nome dellistituto, per poi risalire alle identità dei «bulli».
Da You Tube, intanto, lo «schiaffo nel bagno» è stato rimosso. Resta, invece, un altro filmato («Doppio schiaffo nel bagno della scuola», il nome di questultimo) nel quale due ragazzi colpiscono un coetaneo disabile. Non è chiaro se si tratti della stessa ripresa, ma gli investigatori assicurano che il video incriminato è già stata oscurato.
Nei mesi scorsi, la pubblicazione di un video sul web, in cui comparivano violenze ai danni di un ragazzo torinese portatore di handicap ha portato alliscrizione nel registro degli indagati della Procura di due rappresentanti del motore di ricerca statunitense con le ipotesi di reato di concorso in diffamazione aggravata e violazione della privacy.
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