Download Coi pirati tolleranza zero

di Enzo Mazza*

Lo sviluppo dell’offerta di contenuti digitali in Italia, ed in particolare di musica, necessita di immediati interventi strutturali, data la fase delicata di crescita del mercato. Le istituzioni devono mettere in primo piano una strategia per lo sviluppo dell’e-content. Non si può prescindere da una politica di incentivazione della banda larga che includa anche i contenuti come asset fondamentale del business in rete. L’Italia non solo è indietro nella penetrazione delle reti digitali ad alta velocità ma addirittura, secondo i dati Ocse, è in fondo alla scala come penetrazione dei personal computer nelle famiglie. Le iniziative adottate finora non tengono conto che il vero valore aggiunto del futuro digitale saranno i contenuti veicolati nelle reti. Oltre all’assenza di strategie pubbliche pesano i modelli obsoleti delle aziende di telecomunicazione che ancora ritengono che la vendita della banda larga dipenda dall’accesso (per lo più illegale) ai contenuti free senza qualità.
Ci sono grandi opportunità di sviluppo per l’industria musicale se soltanto si ponesse al primo posto l’esigenza di tutelare ed incentivare tale settore nella cultura del Paese. In Francia, nel Regno Unito, in Germania, i governi hanno messo in primo piano l'esigenza di tutelare i diritti d'autore ed i contenuti nelle reti. In Italia abbiamo ottime leggi approvate addirittura nel 2004 ma scarsamente applicate, mentre con regolarità qualcuno inneggia alla pirateria o alla libera condivisione dei contenuti come progresso sociale. Bisogna al contrario sviluppare un'azione di forza che da un lato incentivi le imprese che investono nelle piattaforme di distribuzione, nella produzione di contenuti digitali e in generale nella diffusione di contenuti online, agendo sulla promozione di campagne di informazione contro l'uso illegale e imponendo ai service provider di cooperare per combattere l'illegalità.

Oggi va di moda il termine «network neutrality» per dire che la tecnologia è neutrale e quindi i service provider non possono fare nulla contro i pirati. Ma fare nulla non è neutralità, bensì precisa volontà di aiutare una sola forza in campo: l'illegalità.
*Presidente Federazione Industria Musicale Italiana