da Roma
Il giallo delle una tantum marca linizio delliter parlamentare del Dpef. Ieri il documento di programmazione economica e finanziaria è approdato alla Camera.
Rispetto alla versione consegnata dal ministero dellEconomia a Palazzo Chigi, nel testo arrivato a Montecitorio è scomparso il passaggio nel quale si escludono per i prossimi quattro anni misure a carattere temporaneo come le sanatorie fiscali ed edilizie per correggere i conti. Secondo fonti consultate dalle agenzie di stampa a chiedere e ottenere la cancellazione delle righe sulle una tantum sarebbe stato il vicepremier ed ex ministro dellEconomia Giulio Tremonti. Via XX settembre ha negato un ritorno alle una tantum. Lesclusione - hanno detto fonti del ministero - «è prevista dalla raccomandazione europea frutto di un accordo con il governo. Discussioni e polemiche in merito appaiono pertanto infondate».
Domani cominceranno le audizioni parlamentari sul documento che fissa gli obiettivi della politica economica dal 2006 al 2009. Comincerà il ministro dellEconomia Domenico Siniscalco poi, fino alla fine della settimana, si alterneranno sindacati e organizzazioni datoriali. Il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo ha ribadito il giudizio di viale dellAstronomia: «Linee e obiettivi - ha osservato - sono condivisibili come è condivisibile la tutela del potere d'acquisto delle famiglie.
Anche il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, ha parlato di Dpef, auspicando che sul documento la politica «eserciti fino in fondo il dovere della verità».