Basilea - "La nuova regolamentazione non sarà un motivo per ri-nazionalizzare il mercato dei capitali". Il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi parlando nella veste di presidente dell'Fsb al termine della prima riunione dell'organo, ha tracciato lo scenario della crisi internazionale.
"Tornati a livelli pre-fallimento Lehman" I mercati sono tornati a livelli precedenti al fallimento della Lehman Brothers nell'autunno scorso, anche se ancora non hanno raggiunto i livelli pre-crisi e dal crollo della Lehman "molto è stato fatto" in termine di politica monetaria, di stimoli all'economia, macroprudenziale e di ricapitalizzazione. "Se guardate agli spread e alla volatilità - ha aggiunto - siamo tornati ai livelli prima del fallimento della Lehman".
"Segnali di miglioramento dell'economia" Vi sono "segnali di miglioramento dell'economia mondiale e in alcuni mercati finanziari, specialmente nel mercato della raccolta". Permangono alcune fragilità come la non completa ristrutturazione del sistema bancario, alcune criticità nelle cartolarizzazioni e nella politica di prestiti delle banche che "devono essere rafforzate per fornire un supporto alla ripresa".
"Presto per l'exit strategy" Non è ancora il momento per attuare una exit strategy dalle politiche di incentivi e di aiuti all'economia messi in campo dai governi per combattere la crisi, ma bisogna "discuterne per essere preparati". "Non è ancora il momento" ha spiegato Draghi che ha citato "la fragilità dell'economia" e il processo di ristrutturazione e rafforzamento dei bilanci bancari che non è ancora completato.
Inoltre "una exit strategy deve essere credibile e per farlo deve avere un sistema bancario riparato". Per Draghi comunque occorre discutere perché, quando arriverà il momento, bisogna essere pronti data la complessità della vicenda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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