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Draghi stronca la Finanziaria: "Crescono solo tasse e spesa"

Dopo le critiche dell'Ue anche Draghi: "Sale il disavanzo, non frena la spesa pubblica. Ridurre imposte a lavoratori e imprese, aumentare l'età pensionabile". Drastica anche la Corte dei Conti: "Tesoretto a rischio". Prodi stizzito: "Ci lascino governare"

Draghi stronca la Finanziaria: 
"Crescono solo tasse e spesa"

Roma - "I progressi nella riduzione degli squilibri di bilancio sono modesti". Puntuale arriva anche la stroncatura del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, nel corso dell’audizione sulla Finanziaria davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il governatore si riferisce alle scelte fatte sia nel 2007 che in Finanziaria 2008 sull’utilizzo di "entrate inattese". "Nel corso del 2007 - ha sottolineato Draghi - le entrate inattese sono state in larga parte utilizzate per finanziare aumenti di spesa. Scelte analoghe caratterizzano la manovra di bilancio per il 2008, che accresce il disavanzo rispetto al suo valore tendenziale. I progressi nella riduzione degli squilibri di bilancio - ha sottolineato il governatore - sono modesti. Gli interventi necessari per raggiungere il pareggio sono rinviati al triennio 2009-2011".

Tasse in crescita La pressione fiscale nel 2008 "rimane ancora sull’elevato livello del 2007" continua Draghi. "Nel 2007 - ha ricordato - la pressione fiscale supererà di 2 punti percentuali quella del 2005". Il calo dell’indebitamento netto è "lento". E questo costituisce un "rinvio rischioso": è il messaggio di Mario Draghi ascoltato in Parlamento sulla Finanziaria.

La spesa vola "Le recenti decisioni di bilancio non frenano la dinamica della spesa" dice ancora Draghi ricordando come "il problema del controllo della spesa sia cruciale". Occorre, aggiunge, "contenere la dinamica della spesa primaria corrente, che negli ultimi anni è cresciuta a un tasso reale annuo del 2-2,5% e spendere meglio, accrescendo l’efficacia e l’efficienza dell’azione pubblica".

Ridurre spesa e tasse "Sono stati avviati interventi volti ad accrescere l’efficienza della spesa e a migliorare l’organizzazione del settore pubblico: la sfida è ora di ottenere un forte rallentamento della spesa primaria corrente, ridurre il carico fiscale su lavoratori e imprese". E' la ricetta di Draghi nell’audizione sulla Finanziaria. Il governatore aggiunge: "Occorre aumentare la quota di risorse pubbliche destinate a investimenti in infrastrutture e capitale umano, nonché a sostegno di cittadini in condizioni disagiate". Il governatore fotografa un quadro drammatico: "Nel raffronto internazionale l’Italia presenta tassi di povertà elevati".

Aumento dell'età pensionabile "In un contesto di forte invecchiamento della popolazione solo l’aumento dell’età media effettiva di pensionamento consentirà di erogare pensioni adeguate" ribadisce ancora Draghi in Parlamento.

Bene semplificazioni alle imprese Il prelievo fiscale sulle imprese "è interessato da numerose modifiche che a regime tendono a bilanciarsi" sottolinea il governatore. "Alcune misure - aggiunge - comportano un’apprezzabile semplificazione degli adempimenti e un miglioramento sotto il profilo della certezza delle norme tributarie".

Riduzione Ici contro federalismo La misura della Finanziaria che prevede sconti sull’Ici non è "coerente" con gli obiettivi di federalismo fiscale. Continua il governatore della Banca d’Italia: "L’intervento sull’Ici - ha sottolineato Draghi - non appare coerente con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia tributaria degli enti territoriali, ribadito con il disegno di legge delega dello scorso agosto".

Draghi rileva che "l’imposta sulla proprietà immobiliare è il cardine della finanza locale in molti paesi per l’agevole accertabilità".

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