Sette persone denunciate, 8 in manette in quanto fornitori e gestori dello spaccio. Più altri arresti, una quindicina, tra i piccoli spacciatori: questo il bilancio di due operazioni antidroga messe a segno dal commissariato Esposizione che hanno fermato lattività di spaccio di sostanze stupefacenti tra il campo nomadi di Tor de Cenci e i quartieri Laurentino 38, Eur, Tuscolano, Ostia e Testaccio. Due operazioni, «Mamy» e «Gbm», tra loro interconnesse, e concluse tra gennaio e febbraio.
La prima prende il via con larresto nel marzo del 2007 di un corriere nigeriano che riforniva di cocaina laccampamento di Tor de Cenci. Dopo 18mila ore di intercettazioni telefoniche e appostamenti, gli agenti hanno individuato e denunciato una serie di fornitori di etnia nomade che operavano e spacciavano nel campo rom e allo stesso tempo messo le mani su una rete di spacciatori che agivano al Laurentino 38. Una rete, questultima, al cui vertice cera «Mamy», donna romana del 54. Era lei il tramite con i fornitori del campo. Ed era sempre lei che gestiva lo spaccio nel quartiere. Singolare il modus operandi della donna. Il luogo dello spaccio era il cortile sottostante la sua abitazione, al X ponte, raggiungibile solo mediante una scala antincendio. Labitazione era «protetta» dalla presenza di alcuni pitbull di grossa taglia. Chi voleva acquistare la droga si rivolgeva a Mamy tramite telefono oppure direttamente a voce da sotto le finestre. La donna calava dunque un cestino di vimini legato ad una corda: il cliente riponeva il denaro ed in cambio riceveva lo stupefacente nella dose richiesta. Al termine delloperazione «Mamy» sono stati sequestrati circa un chilo di cocaina e 14 grammi di eroina. Tra gli spacciatori della rete di Mamy, anche due fratelli, italiani, implicati nel secondo giro di spaccio. La seconda operazione, infatti, parte quando scattano le manette per un autista del ministero dellUniversità e della Ricerca: durante una perquisizione della sua abitazione i poliziotti trovano e sequestrano 500 grammi di cocaina e 17mila euro in contanti. Indagando, si scopre che a rifornirlo è un venditore e trasportatore di acque minerali e bibite in negozi e in mense aziendali. Attività utilizzata come paravento per lo smercio di cocaina. Attorno al distributore ruotava una serie di fornitori e spacciatori, operanti dallEur a Testaccio, via via scoperta dalla polizia. Tra questi i due fratelli che facevano parte anche della rete di «Mamy».
Al termine della seconda operazione, «Gbm», sono stati otto gli arresti, di cui 5 in carcere e 3 ai domiciliari. Nel corso dellazione sono stati anche sequestrati 635 grammi di cocaina, 240 ml di metadone, 3,7 grammi di eroina e 67 di hashish. Confiscate anche unauto ed una moto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.