Le «droghe leggere» e la libertà di uccidere

Le «droghe leggere» e la libertà di uccidere

Gli incidenti stradali avvengono per cause varie e purtroppo, ogni giorno i notiziari e le cronache ne fanno partecipi come uditori o lettori o spettatori. Uno degli incidenti mortali avvenuti a Genova nei giorni scorsi, in particolare quello occorso alla giovane infermiera in corso Sardegna, mi ha fatto pensare alle cause che lo hanno provocato. La morte della giovane è indubbiamente tristemente irrimediabile e verso di essa bisogna chinare il capo in silenzioso cordoglio.
L’autore dello scontro a quanto si evince dai notiziari e dalle cronache giornalistiche, è stato sottoposto ai rituali esami del sangue ed è risultato positivo relativamente all’alcool ed a sostanze stupefacenti (o cosiddette «droghe leggere»). Quanti casi si sono registrati in Italia di guida in stato di... varie ebbrezze? Non è dato ovviamente riscontrabile. Infatti solo in caso, purtroppo di incidenti o di occasionali intercettazioni delle forze dell’ordine, si constata lo stato del conducente.
L’alcool fa male, anche più delle droghe leggere si sostiene da parte di ministri, preti, deputati ed altri personaggi saccenti. I clinici seri si esprimono in termini documentali, scientificamente provati quando parlano di sostanze potenzialmente alteranti l’equilibrio individuale.
Le idee personali sono soggettive, ma coloro che hanno poteri decisionali e normativi hanno il dovere di seguire le verità oggettivamente scientificamente inoppugnabili. La libertà di un individuo non deve causare limitazioni e danni, né lievi, né irrimediabili agli altri. Le cronache quotidiane dovrebbro far meditare i signori e le signore paladini delle... modiche quantità.


Bogliasco

Gentilissimo signor Mortola, purtroppo viviamo nel paese in cui chi guida senza cinture (mettendo a rischio solo se stesso) è punito come chi passa con il rosso o vola in strada. Sa qual è il vero problema? Che controllare chi ha la cintura è cosa facile, rapida e «redditizia», fare posti di blocco costanti per controllare i guidatori è noioso, richiede tempo, persino rischioso.
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