Due bimbi iracheni in Sicilia per la cura di gravi malattie

Il primo, tre anni, affetto da leucemia, ricoverato a Catania. Il secondo arriverà appena possibile

Due bimbi iracheni in Sicilia per la cura di gravi malattie

da Palermo

Saranno curati in Sicilia in regime di medicina umanitaria due bambini iracheni di 3 ed 8 anni affetti da leucemia e da idrocefalo. L’assessore alla Sanità, Giovanni Pistorio, ha autorizzato il ricovero in due strutture ospedaliere di Catania.
Il primo dei due bambini, Alì Hussain, di 3 anni, affetto da una grave forma di leucemia, è arrivato ieri pomeriggio all’aeroporto di Sigonella a bordo di un velivolo C130 dell’aeronautica militare in missione umanitaria. Le operazioni di accoglienza sono state coordinate dal comandante della base e del 41° stormo Antisom, colonnello pilota Antonio Di Fiore, e si sono concluse con il trasporto del piccolo presso la struttura ospedaliera del Policlinico universitario, nel reparto di pediatria e oncologia del Policlinico, diretto dal professore Schilirò.
Il secondo, ancora più grave, è idrocefalo, e sarà trasportato non appena le sue condizioni cliniche lo consentiranno. Il suo ricovero avverrà nell’Ospedale Garibaldi di Catania. Le cure dei due piccoli pazienti saranno a totale carico della Regione Siciliana.
«Con questo ulteriore impegno - commenta il presidente della Regione Salvatore Cuffaro - la Sicilia conferma la propria vocazione solidale e la vicinanza al popolo iracheno anche in giorni difficili come questi per il nostro contingente a Nassirya. Proprio ai nostri militari impegnati in missione di pace in quel territorio così complesso, non posso che rinnovare la gratitudine e la vicinanza dell’intero popolo siciliano».
I due casi erano stati segnalati alla Regione Siciliana, attraverso l’avvocato Gaetano Tafuni, dal tenente medico Andrea Gentile Contino al suo rientro a Catania dopo quattro mesi trascorsi in Irak, nell’ospedale da campo italiano che si trova proprio a Nassirya.


«Siamo intervenuti nel più breve tempo possibile anche per testimoniare, una volta di più, come la presenza degli italiani in Irak sia una missione di pace e di solidarietà - commenta l'assessore Giovanni Pistorio -. Condanniamo con forza i gesti terroristici ed esprimiamo con fatti concreti come questo la nostra vicinanza al popolo iracheno e tutta la nostra stima al contingente italiano lì impegnato».

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