L'arte e la storia, ovviamente. Ma non «solo». Perché l'Italia è «tesoro d'Europa», come ricorda il motto delle Giornate Europee del Patrimonio (26-27 settembre 2009), anche per tradizione, musica e poesia: proprio nella specificità di ogni angolo dello Stivale affondano le radici memorie e talenti. Per scoprirli tutti non basta un week-end perché l'Italia partecipa all'iniziativa del Consiglio d'Europa e della Commissione europea coinvolgendo oltre mille siti tra aree archeologiche, musei e monumenti, senza dimenticare incontri e spettacoli, tutti gratuiti. Basta un click sul sito del Ministero per scoprire la ricchezza dell'offerta e valutare se restare a casa e visitare quel museo mai esplorato o se optare per una due giorni fuori porta.
Noi decidiamo di goderci la nostra Liguria, che per l'occasione sfoggia un programma denso e differenziato, forte del suo team di soprintendenti finalmente al completo e del desiderio di festeggiare un territorio complesso, ricco e attivo tutto l'anno, che grazie al suo mare ha rivestito un ruolo importantissimo per commercio e cultura dall'antichità a oggi. E se si attende il 150º anniversario della Marina Italiana per scoprire l'archeologia del Mar Ligure, noi iniziamo comunque con l'antico il nostro week-end insieme all'apertura straordinaria del cantiere di Villa romana della foce a Sanremo e godendo dei risultati di quello che ha interessato la cisterna monumentale della villa del Varignano Vecchio. Ci spostiamo poi a Torriglia, ove si riaprono i battenti del Castello Fieschi, scoprendo una Liguria che ha il suo cuore non solo nella Superba. Qui gli eventi sono molti e si consumano nel dialogo tra antico e contemporaneo, tra musica e poesia. Molto attesa la mostra «Carta(e)vetro, Smerigliature Futuriste d'Altare: (Corto)circuito Ligure tra Parole e Forme» che vede collaborare l'Archivio di Stato - dove ha sede l'esposizione di vetri, documenti e fotografie - e la Biblioteca Universitaria.
A Palazzo Reale è di scena il Grand Tour, con visite guidate che attualizzano lo stupore degli antichi ospiti illustri, ma nel Teatro del Falcone ecco Alberto Biasi e allora la meraviglia si scatena per sperimentazioni tutte contemporanee o, ancora, per il restauro del bozzetto di Piacentini e Dazzi per l'Arco ai Caduti o ai concerti nella Sala da Ballo. Ancora musica alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola con l'inizio di un ciclo di concerti dedicati alle Sonate per pianoforte di Brahms. Anche qui loggi non manca con «Spinola Contemporanea» (prorogata fino all'8 novembre) interventi site-specific di artisti che si sono posti in ascolto e in dialogo con la dimora di Pellicceria.
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