Nelle gare di motocross, negli anni 90, si diffuse labitudine di intrattenere il pubblico con acrobazie motociclistiche. Così si iniziò a vedere motociclisti in sella che fluttuavano nellaria: il pioniere era Mike Jones, detto «the mad» (il pazzo). I temerari motociclisti americani hanno così dato vita al Motocross Freestyle.
L'appuntamento imperdibile per gli appassionati è al Palalottomatica oggi e domani con il «Fiat night of the jumps» (oggi alle 21, domani alle 17). Dodici piloti con le loro moto prenderanno il volo dalle rampe e sfideranno le leggi della fisica per tre ore di spettacolo mozzafiato, e promettono acrobazie a più di venti metri daltezza. I «tricks» (salti) più gettonati sono il «Cordova», che vede il pilota fluttuare nellaria con i piedi agganciati al manubrio, e il «Back-Flip» la figura più difficile, un salto allindietro con un giro di 360 gradi. Intorno a questo sport sopra le righe si è formata una vera e propria comunità di cultori di tutte le età: blog su internet, video amatoriali di imprese spettacolari, archivi fotografici, chat a tema, alimentano la comunità degli amanti del Motocross Freestyle.
Il primo «Night of the Jumps» europeo risale al 2001 e da allora è entrato a far parte a pieno titolo nel gruppo degli sport estremi, come lo skate e lo snowboard, che condividono la stessa filosofia di vita, la ricerca del percorso più difficile, il nomadismo, e la musica hip-hop.
Ma chi sono i «riders», i motociclisti che salteranno in sella per confrontarsi al Palalottomatica? Un figlio darte, litaliano venticinquenne Massimo Bianconcini, detto «Little White», che si è aggiudicato già decine di riconoscimenti internazionali.
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