Roma - La
stragrande maggioranza degli elettori di destra e centro-destra (78,9%) esprime una netta
contrarietà a questo provvedimento di clemenza. L'avversione si riscontra però anche tra gli
elettori di centro (69,5%), e tra quelli dell'area di sinistra o di centro-sinistra (60%): di
questi, ben il 60% avrebbe preferito che l'indulto fosse applicato solo ad alcune tipologie di
reato. Contrari a qualsiasi forma di clemenza la metà degli intervistati che rifiutano di essere
collocati in qualsivoglia schieramento: un'avversione assoluta che riguarda oltre la metà
degli elettori di centro e di destra e circa un terzo di chi si schiera a sinistra. La sfiducia nella
giustizia ed il crescente senso di insicurezza che ne deriva riguardano gli intervistati di ogni
schieramento politico, con percentuali che oscillano tra l'80% degli elettori di destra e di
centro ed il 60% di quelli di sinistra. Una netta contrarietà all'indulto è espressa poi dagli
intervistati più giovani: oltre la metà del campione fino a 34 anni dichiara la propria
avversione verso qualsiasi provvedimento di clemenza. Il condono di pena sembra, infine,
aver riscosso più consensi nelle regioni del Centro (20,3%) e nelle Isole (17,4%), piuttosto
che al Sud (9,5%) e al Nord (13%). Tali risultati, spiega l'Eurispes, vanno letti considerando la
particolare situazione del Paese, «caratterizzato da un sistema giudiziario inefficiente, lento e
farraginoso», al quale si aggiunge, in alcune aree, «una diffusa e radicata cultura
dell'illegalità».
Fuori in 31.668 I beneficiari
dell'indulto? Sono stati complessivamente 24.490: 15.204 italiani e 9.286 stranieri. Ma a questa cifra vanno aggiunti i detenuti in custodia cautelare:
a distanza di un mese dal provvedimento di clemenza ne sono stati scarcerati 7.178. Inoltre,
in 17.423 hanno usufruito della cancellazione di misure alternative: 14.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.