Due miliardi di raccolta, l’Erario sorride

Con l’ultima estrazione, quella di giovedì, la raccolta del Superenalotto ha superato i 2 miliardi di euro e, per l’esattezza, ha raggiunto i 2 miliardi e 6 milioni. E poiché all’Erario spetta il 49,5 per cento della raccolta, dall’inizio anno lo Stato ha incassato circa 993 milioni.
Mancano poco più di tre mesi alla fine del 2010, ma è difficile che il concorso di casa Sisal riesca a eguagliare il 2009, anno record per il gioco che incassò 3 miliardi e 345 milioni di euro. Tutto dipenderà da quanto rimarrà ancora in piedi l’attuale jackpot, che oggi raggiunge quota 145,4 milioni. Il 2009 beneficiò fortemente del montepremi da 147,8 milioni che sarebbe stato vinto a Bagnone il 22 agosto. A luglio e a agosto vennero giocati rispettivamente 440,7 e 652,6 milioni di euro, i due mesi da soli garantirono praticamente un terzo della raccolta dell’intero anno. Settembre, intanto, darà un valido contributo alla raccolta del 2010, che a questo ritmo di giocate supererà i 350 milioni. Infatti, in questo mese gli italiani hanno giocato oltre 22,8 milioni di combinazioni al giorno. La spesa quotidiana è stata quindi pari a 11,4 milioni di euro, nettamente superiore alla media registrata tra gennaio e agosto 2010: 9,5 milioni di euro al giorno.
Intanto continua a crescere il sistema più grande d’Italia. «È scoppiata la mania dei sistemi, non riusciamo neanche più ad accontentare tutti, tante sono le richieste che riceviamo ogni giorno». Lo dice Massimo Baldassarre, titolare della ricevitoria del «Caffè Ideale» di Pescara, che nei giorni scorsi aveva proposto il più grande sistema in Italia, del valore di 50 mila euro, alza la posta e lo allarga fino a 75 mila euro, per oltre 150 mila combinazioni.
«Ancora una volta saranno tre le regioni alleate nella caccia al 6 - prosegue Baldassarre - oltre all’Abruzzo, anche l’Emilia Romagna e le Marche. Questa volta abbiamo 1.500 quote da 50 euro l’una, che in caso di vincita di prima categoria garantirebbero 145 mila euro a ogni giocatore. Ormai la febbre non si può più fermare, già questa mattina, prima ancora che aprissi la ricevitoria, c’erano persone ad aspettarmi fuori pronte ad acquistare una quota del nostro maxi-sistema».


«Abbiamo coinvolto - continua il titolare della ricevitoria - anche L’Aquila, e sarebbe molto bello che a vincere fossero i giocatori del capoluogo abruzzese, dopo tutto quello che hanno dovuto passare a seguito del terremoto».

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