Al «Due Mondi» di Spoleto molta classica, jazz e teatro

Dal primo al 17 luglio al Festival diretto da Francis Menotti in programma anche concerti da Haendel e Ciaikovskij

da Roma

Il Festival di Spoleto (1-17 luglio) con Francis Menotti da solo al timone, mentre il vecchio maestro Gian Carlo, giunto alla verde età di 94 anni, recita la parte defilata di nume tutelare, promette «scoperte e sorprese», come anticipa il sottotitolo del manifesto disegnato quest'anno da Demetrios Psillos, nato a Londra ma di origine cipriota.
E forse la più sensazionale delle sorprese, ma anche l'unica del capitolo melodramma, è la riproposta di un'opera di Haendel, Ferdinando re di Castiglia, riscoperta e ricostruita da Alan Curtis, che ne curerà anche la direzione a capo dell'ensemble Complesso Barocco (Teatro Caio Melisso, dall'11 al 16 luglio). La versione conosciuta dell'opera, reca un diverso titolo: Sosarme; dove la storia, inizialmente ambientata in Europa, è diventata una fantasia mediorientale. Che cosa abbia spinto Haendel a cambiare ambientazione, titolo e nomi dei personaggi; ed a sacrificare molti pezzi di musica bellissima, non è ancora chiaro. Piazza Duomo ospiterà l'inaugurazione del festival, come anche la chiusura: due concerti sinfonici per i quali c'è una certa attesa. Il primo, il 12 luglio, affidato al giovane direttore finlandese Mikko Franck, ventisei anni, alla testa dell'Orchestre National de Belgique, da noi praticamente sconosciuta (in programma Beethoven e Ciaikovskij, solista Thibaudet nel Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra); a chiusura, domenica 17 luglio, la Filarmonica di San Pietroburgo agli ordini di Yuri Temirkanov in un programma russo che promette scintille, per l'Ouverture 1812 di Ciaikovskij, con la partecipazione della Banda dell'Esercito.
Piazza Duomo ospiterà anche il Gala di Danza (8, 9 e 10 luglio), con diversi ballerini ospiti, mentre al Teatro Romano altra danza, già dal 1 luglio, e la Elisa Monte Dance festeggerà, dal 7 in avanti, il primo quarto di secolo di vita; Piazza Duomo, infine, anche per le due serate di Jazz e la Palast Orchester con Max Raabe, il 3 luglio.
Al Caio Melisso (9 e 10 luglio) è attesa Andrea Jonasson in Medea, melologo di J. A. Benda da F.W. Gotter; e, al Teatrino delle Sei, la novità teatrale Carne, del colombiano Juan Diego Puerta Lopez.
Non mancheranno scoperte e sorprese, a tutte le ore del giorno e della notte, nei numerosi appuntamenti che animeranno incantevoli angoli, giardini, chiese di Spoleto e dintorni. A San Niccolò, torneranno i «processi» storici (l'avvocato Grazia Volo difenderà Giulia Beccaria, madre di Alessandro Manzoni); al Caio Melisso gli ormai tradizionali «Concerti di mezzogiorno» con molti giovani musicisti tutti da scoprire; ai SS.

Stefano e Tommaso le Marionette Colla; a Sant'Eufemia, a mezzanotte, i concerti sacri di «Ora mistica». Ed infine, Spoleto Scienza, mostre e la rassegna cinematografica dedicata quest'anno a Bruno Rubeo, uno dei nostri più affermati scenografi ad Hollywood.

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