Due panettoni Motta indigesti per Mazzarri

Milano Il clan dei brasiliani balla la sua samba: fra’ Leonardo ha scoperto l’elisir magico per rivitalizzare la lena di Maicon e la vena da goleador dell’esplosivo Thiago Motta. L’Inter ricomincia da tre che sono i gol, i punti e il trio che ha gestito la nuova vita. Leo dalla panca, Thiago Motta e Cambiasso sul campo. Vita nuova? Boh! Forse. Ma aspettiamo per le scommesse. Il Napoli è stato ottimo sparring partner, difesa burrosa, centrocampo ala moviola e attacco e svanito (vedi Hamsik). Insomma chi mai potrà pensare che una squadra così possa reggere l’alta quota? Inter più spigliata e sciolta di quell’ultima vista in campionato. San Siro rasserenato. Le cinque coppe mostrate in campo prima della partita avranno alleviato i cuori e lo striscione della curva ultra, che ha ringraziato Benitez e messo tutti gli altri davanti alle loro responsabilità, ha chiarito che anche accà nissuno è fesso.
Inter devastante in contropiede, bella e con l’anima fin dai primi colpi: Thiago al gol dopo tre minuti è stata il primo colpo di cannone. Il pari di Pazienza ha ricordato che la difesa nerazzurra sarà sempre destinata a far acqua senza una miglior cerniera. Chivu e Thiago sembravano belle statuine nell’occasione. Cambiasso ha fatto spettacolo con quella testa da centravanti e Motta nella ripresa è stato spettacolare e devastante usando la testa come un bazooka per infilare la rete. Più Inter che Napoli, anche se la classifica per ora parla di parti invertite. L’Inter ha ritrovato un poco della sua stazza calcistica, il Napoli si è perso nelle sue bellezze d’autore un po’ svanite.

L’Inter poteva segnare di più, ma Milito ha fatto sapere di aver ancora piedi storti. Il gioco non è stato una bellezza, ma piuttosto sostanza. Via Benitez tanto è cambiato. Un po’ troppo presto per credere al prima e al poi. Qualcuno la racconti giusta.

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