Cronaca locale

Due serate electro live nel chiostro

Musiche di Maderna, Cage, Nono e Giuliano

Luca Pavanel

Musica contemporanea, esibizioni per «audio-ascoltatori». Per questa speciale genia di pubblico, così definita dal pioniere degli studi sul suono in rapporto ai lungometraggi, Michel Chion, la neonata rassegna I concerti nel chiostro ha in serbo due serate di «live electronics», con film nella seconda parte dello spettacolo, alla sala Puccini del Conservatorio (seguono le interessanti proiezioni I segreti di Brokeback Mountain e Romances & Cigarettes). La proposta musicale riguarda un filone in cui i suoni vengono indagati con l’informatica. Tra le chicche di «vecchia» data in cartellone, mescolate insieme a prime/saggi di giovani autori e maestri collaudati, ecco la Serenata per un satellite di Bruno Maderna (lunedì), Winter Music di John Cage e Sofferte onde serene di Luigi Nono (martedì). Scritta per organici e strumenti da stabilire, l’opera del compositore veneziano Maderna in questa occasione debutta con suoni sintetizzati. È un pezzo dedicato al fisico torinese Umberto Montalenti, coordinatore del lancio satellitare europeo Estro. Studi sull’aurora boreale, omaggio creativo al cosmo. Altra partitura per il papà americano del minimalismo: le prime dieci pagine di Winter questa volta verranno eseguite da un pianista in carne e ossa; le altre dieci sono affidate a un suo alter ego, preregistrato. L’ultimo è un «classico» della letteratura del nostro tempo, pianoforte e nastro. Qui, scrive il musicista-autore del programma di sala «(...) il pianista reale e quello virtuale (Pollini trenta anni fa) vengano ora confrontati l’uno all’altro, adesso fusi in uno stesso spazio sonoro».
Fra gli altri lavori da ascoltare domani c’è la performance del compositore Giuseppe Giuliano: Viva! Il punto di partenza è una «provocatoria» poesia di Ferlinghetti; «e la voce di Nicholas Isherwood diventa un nastro dalle atmosfere multiformi». Ci sono citazioni pop, movenze da cartoons e richiami rap. In programma c’è anche il lavoro breve Attrito Atmosferico (Albini), Le souffle corporel (Armaroli) e Chorus (Pittino).
Per martedì, oltre i brani già presi in esame, ecco «il caso di Lontano firmato Jurij Kasparov, in cui tutte le azioni compiute dal pianista acquistano un senso in virtù delle elaborazioni elettroniche». Per chiudere la stessa sera Stuff, firmato Melchiorre.


Concerti nel chiostro, Conservatorio, via Conservatorio 12, ore 21 e 22, info 02/762110214, ingresso 5,50 e 4 euro.

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