Due siluri contro il parcheggio della discordia

Due siluri contro il parcheggio della discordia

Il parcheggio interrato da costruire in via Monte Zovetto «spacca» la delegazione di Albaro alla vigilia dell’apertura del cantiere: sono due i comitati - uno di genitori, l’altro di residenti - che si sono mobilitati per opporsi a quella che fino a poche settimane fa pareva una scelta del Municipio Medio Levante bell’e pronta ad essere trasformata in concreta realizzazione. E invece, i timori di problemi idrogeologici, ma soprattutto lo «sfratto» dato allo spazio-cortile degli istituti scolastici in zona (Barrili, Brignole Sale e Scuola d’infanzia Albaro) per attrezzare l’area di cantiere hanno sollevato le proteste: «Non ce ne stiamo delle promesse della ditta cui sono affidati i lavori che si è detta disposta, una volta terminato il parcheggio, a rifare la pavimentazione dello spazio cortile della scuola» tuonano gli esponenti dei comitati scesi sul sentiero di guerra e risoluti a bloccare l’avvio dei lavori.
A questo proposito, è già cominciata la raccolta di firme per sollecitare una presa di posizione, o meglio un ripensamento del Municipio. Nel frattempo, i comitati hanno aggiunto al pacchetto di rimostranze anche il fatto che, in conseguenza del nuovo park, «verrebbero tolti ai residenti gli attuali posteggi in superficie, e inoltre si verificherebbero enormi problemi di traffico in zona, anche in conseguenza dell’altro maxi-cantiere aperto davanti all’ospedale di San Martino». Il timore, secondo questa versione, è che gli automobilisti oggi «ospitati» nei pressi di San Martino possano emigrare in Albaro, togliendo i posti residui ai residenti. «Senza contare - insistono i rappresentanti dei comitati, certi di interpretare la maggioranza della popolazione del quartiere - che non c’è nessuna garanzia che i tempi tecnici di costruzione dell’autosilo, circa due anni, vengano minimamente rispettati».
La procedura burocratica, intanto, va avanti regolarmente.

A seguito del via libera dato a suo tempo dal Municipio presieduto da Pasquale Ottonello, si è messa in moto la macchina procedurale che prevede l’invio alla scuola Barrili della richiesta di «cessione temporanea dello spazio cortile» attualmente a disposizione degli studenti. «I quali studenti, dal prossimo anno scolastico - concludono amaramente i contrari al parcheggio - dovranno fare ginnastica respirando a pieni polmoni i gas di scarico delle auto in manovra».

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