Due tocchi maldestri aiutano la Roma ma non c’è l’aggancio

RomaDue tocchi maldestri e un grazie alla traversa che salva Doni. Peccato che l’aggancio della Roma al quarto posto e all’agognata zona Champions sfumi nel finale a causa del gol di Milito a San Siro. Il piede di Carrozzieri e la testa di Nocerino aiutano i giallorossi in una serata resa difficile dal buon atteggiamento tattico del Palermo e dalla scarsa vena della Roma. Il ritorno di Totti dopo 38 giorni dall’infortunio muscolare è positivo per un tempo, quanto basta per lasciare il segno (il suo fendente deviato da Carrozzieri che sblocca il risultato, il cross che porta al secondo gol e il fair-play in uscita dal campo, con stretta di mano al difensore rosanero). È però la prova in generale della squadra di Spalletti a non convincere, anche se restano i numeri: ottavo successo nelle ultime dieci partite, ma resta ancora un punto alla zona Champions.
Si comincia con la civile protesta contro gli arbitri da parte dei tifosi organizzati della Roma: striscioni capovolti fino al fischio d’inizio. Mancano due protagonisti dell’andata: Miccoli, autore di una doppietta al «Barbera», è fermato dalla febbre anche c’è il sospetto di nuovi guai muscolari; Julio Baptista, che segnò il suo primo gol in A proprio a Palermo, lamenta una sublussazione alla spalla dopo una botta in allenamento. Così la Roma ripropone Aquilani (100° gettone in A) e schiera Perrotta (300ª presenza nella massima serie) a destra nel centrocampo a tre. Siciliani con Cavani unica punta, assistita da Simplicio e Bresciano. Debutto da titolare di Savini.
Ballardini schiera un Palermo molto ben organizzato, tanto che i suoi centrocampisti bloccano le fonti di gioco giallorosse. Buono il pressing dei rosanero, con la Roma che solo nella prima mezz’ora perde 13 palloni ed è costretta ad affidarsi ai lanci lunghi dei difensori. Quando però i giallorossi riescono a giocare palla a terra, sono più insidiosi. Il primo gol nasce quasi casulamente: cross basso dalla destra di Cicinho respinto da Liverani, la palla arriva a Totti il cui destro di prima intenzione dal limite viene toccato col piede sinistro da Carrozzieri che spiazza Amelia. Otto minuti e il Palermo pareggia: Liverani strappa il pallone a centrocampo a Perrotta e lancia Cavani, che brucia Juan e batte Doni con un tocco morbido. Nubi si addensano sull’Olimpico, fino a quando Totti inventa il cross sul quale Brighi «spizza» di testa e trova il tocco fortuito di Nocerino.
Nella ripresa, Palermo più insistente e Roma quasi addormentata. Doni si supera due volte su Bresciano, il baby Mchedlidze appena entrato centra la traversa anticipando Mexes, Vucinic si «mangia» un gol a porta vuota dopo un’invenzione di Brighi ma lo stesso fa Simplicio dalla parte opposta. La Roma chiude in dieci per l’infortunio a Cassetti, che aveva sostituito Totti, ma resiste e porta a casa l’importante successo.
Sul fronte mercato, l’agente di Panucci, Oscar Damiani, ritiene «molto difficile» ricucire lo strappo con la Roma.

Ora il difensore ligure potrebbe approdare nel campionato francese o al Monaco (dove ha già giocato in passato) o addirittura al Lione, squadra con la quale Damiani ha buoni rapporti. Ieri intanto il ds giallorosso Pradé ha incontrato il procuratore di Ayala, 36enne laterale del Real Saragozza che può arrivare a parametro zero.

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