Alice Cesaroni
È tutto l’anno che ci tormentano con questo dubbio: in estate si dovranno recuperare i debiti. Attenti. Lo dice la prof d’italiano. O forse no, tranquilli. La supplente assicura che non ci sarà nulla da recuperare, estate tranquilla. Insomma nessuno è riuscito a spiegarci che fine avremmo fatto, ogni prof un’opinione diversa.
E poi, alla fine, ecco: bisogna recuperare. Altro che estate tranquilla: estate sui libri. Con tutti i dilemmi del caso: e se uno non passa? Se non recupera? Bocceranno per una sola materia insufficiente? Chi lo sa. Io di sicuro avrò qualche debito da recuperare, e sono già preoccupata. Frequento il primo anno dell’Istituto professionale di moda e abbigliamento a Roma: sono una studentessa lavoratrice, ovviamente; ma, come Alice, sono una che si impegna. Alla scuola ci tengo. Per cui capisco che gli esami possano servire, almeno sono un incentivo ad aprire il libro perché molti, con la scusa dei debiti, durante l’anno si adagiano sugli allori. E se un alunno ha cinque debiti, non c’è recupero che tenga. Però se uno ha solo due insufficienze piccole piccole, magari in materie non fondamentali... Forse il debito sarebbe bastato.
Comunque io so già, purtroppo, che cosa mi aspetta: francese e modellistica. Al pensiero di un esame, è ovvio, tremo. Il motivo è semplice. In modellistica me l’aspetto, purtroppo non è il mio forte; all’inizio dell’anno, poi, per via delle riprese dei Cesaroni, ho perso molte lezioni di pratica e, col passare dei mesi, è stato difficile recuperare. Insomma studierò. Seguirò delle lezioni.
Il mio incubo vero, però, è francese. Ero partita bene, avevo dei bei voti, come in tutte le altre materie: a febbraio sul registro avevo un sette e mezzo e un otto. Poi però... Il problema non sono io, sono i litigi con la prof. Diciamocelo, mi ha preso in antipatia, e non so proprio perché. A me tra l’altro il francese piace moltissimo, adoro studiarlo: quest’estate mi sono anche iscritta a un college a Cap d’Antibes per un corso intensivo di due settimane. Però non c’è niente da fare: io mi impegno, studio, ma quel brutto voto non riesco proprio a cancellarlo.
Perciò sono preoccupata. Non sono una di quelle studentesse impreparate in tutto, che si trascinano i debiti per anni. Ci tengo a far bella figura, anche in classe. Ecco la mia paura: quei due brutti voti mi danneggeranno tutta la pagella? O, peggio, tutto l’anno di scuola? Con i debiti non avrei rischiato ma, ora, il mio timore è che i recuperi mi penalizzino troppo.
Quest’estate studierò, eccome. Per forza. Le vacanze saranno un miraggio. Dovrò anche lavorare, perché avrò le riprese. Certo, dal punto di vista della scuola, un ragazzo non può restare indietro: è giusto che recuperi. Ma dal punto di vista dell’alunno, beh, passare l’estate sui libri non è certo una bella idea. Ma, ormai, ci tocca. Inutile lamentarsi. Anche se è dura da inghiottire. Ho studiato tutto l’anno, ma ho quelle due insufficienze e, ora, dovrò recuperare i miei debiti. Insomma sarò costretta a studiare anche d’estate. Non ho scampo. Ma il problema non è nemmeno questo. È che ho paura. Diciamocelo chiaro.
E se, alla fine, nonostante gli sforzi e i corsi di recupero, mi bocciano comunque? Ho un’unica consolazione: almeno a scuola, quella vera, non mi ritrovo quella peste del mio fratellastro Rudi: altrimenti, fra lui e i debiti, chissà che estate d’inferno...
*Protagonista della fiction
di Canale 5 "I Cesaroni", interpretata da Micol Olivieri
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