Duecento «okkupanti» a spese del Comune

Marcello Viaggio

Per lo stabile okkupato da Action in via Caltagirone il Comune paga alla proprietà privata una pigione di 45.057,12 euro al mese. È bastato spulciare fra le determinazioni dirigenziali per pescare il gatto ancora una volta con il sorcio in bocca. Il contratto stipulato ha una validità di sei anni, con decorrenza ottobre 2005. In totale il Campidoglio sborserà 3.892.935,18 euro, Iva compresa, salvo adeguamenti Istat dopo il secondo anno. La somma servirà ad alloggiare, praticamente a vita, duecento occupanti legati a vario titolo alla sinistra antagonista. Il contratto, infatti, è rinnovabile di sei anni in sei anni. Per il momento Disobbedienti&compagni dormono gratis fino al 2011. La lista Arcobaleno è stata sonoramente bocciata alle elezioni, ma il sindaco ha subito assicurato: «Bisognerà tener conto di loro, perché esprimono problemi sociali reali». Dunque legami stretti anche in futuro con D’Erme e compagni.
A scrivere la parola fine sulla vicenda di via Caltagirone, è la determinazione dirigenziale n. 505 del 12 ottobre 2005, firmata in tutta fretta e subito sepolta nei cassetti del Campidoglio. A luglio 2005 la maggioranza al Comune aveva provato senza successo a far passare in aula Giulio Cesare una delibera di giunta, che stanziava circa 2 milioni per pagare l’affitto agli occupanti fino al 2007. Respinta dal fuoco di sbarramento di An, la sostanza della delibera è stata approvata lontano dalle luci della ribalta ad ottobre 2005. Anzi, si è andati oltre. Il pagamento della pigione è stato garantito fino al 2011, la somma da sborsare è raddoppiata. Tutti contenti? I protagonisti dell’accordo, di sicuro. La proprietà, la Nuova Patrimoniale, ha fatto un buon affare. Action ha costretto di nuovo alla resa la città e l’assessore al Patrimonio Minelli. Veltroni si è liberato di una brutta gatta da pelare. Problemi di legittimità? Nessuno, almeno per il Comune. Ed ecco i dettagli della determinazione dirigenziale n. 505. Ad emanarla il III dipartimento, Politiche del Patrimonio e della Casa. Oggetto: autorizzazione alla stipula del contratto di locazione tra il Comune e la Nuova Patrimoniale srl relativo all’immobile in Roma, Via Caltagirone n. 6/6A. Impegno fondi per il periodo 1 ottobre 2005-30 settembre 2011. «Con delibera del consiglio comunale n. 110 del 23 maggio 2005 - si legge in premessa - sono state individuate nuove iniziative da parte dell’amministrazione comunale per rispondere alla domanda di alloggi per i redditi bassi; la delibera prevede l’istituzione di centri di assistenza abitativa temporanea, costituiti da strutture immobiliari di proprietà comunale o in locazione, che consentano di offrire assistenza abitativa transitoria; le autorità competenti hanno sottoposto a sequestro giudiziario l’immobile di via Caltagirone n. 6/6A di proprietà della Nuova Patrimoniale, occupato abusivamente da nuclei familiari, dando incarico alla prefettura di svolgere le operazioni di sgombero forzoso con conseguenti tensioni sociali e problemi di ordine pubblico; tale situazione può ricondursi alle iniziative del Comune per fronteggiare l’emergenza abitativa e dare risposta ai disagi di famiglie a basso reddito». Dopo la premessa, arriva la sostanza.

La determinazione autorizza «la stipula di un contratto di locazione con la Nuova Patrimoniale alle seguenti condizioni: 1) decorrenza giuridica ed economica dall’1 ottobre 2005; 2) durata contrattuale di anni 6, tacitamente rinnovata di sei anni in sei anni in mancanza di disdetta di una delle parti; 3) canone di locazione annuo stabilito in euro 540.685,44, pari ad euro 45.057,12 mensili oltre Iva».

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