Benny Casadei Lucchi
nostro inviato a Sakhir
Il tedesco dice che gli hanno chiesto di partecipare al prossimo film di Asterix, «però se ne guardino bene di propormi la parte di Obelix». Dice che lui, Schumi, è qui nel deserto di questisola del Golfo Persico solo per riprendersi il titolo «perchè questo è lunico obiettivo che ho». Lo spagnolo dice che con la stampa del suo Paese non ci parla più, troppe interferenze nella vita privata, Alonso dice che «vuole rivincere il titolo», che anzi è più in forma dello scorso anno, «perché in passato dovevo pensare a farmi largo e ora sono più sicuro e rivoglio il mondiale per me e la Renault».
Il finlandese parla invece da quasi ex e racconta della sua McLaren che i questi anni avrebbe potuto vincere ma vuoi un motivo, vuoi un altro «non cè riuscita ed è inutile fermarsi a recriminare e anche adesso non siamo avanti come vorremmo». Soprattutto, Raikkonen dice - ed è la prima volta che apre così al Cavallino - che «non avrei problemi ad andare alla Ferrari, anche con Schumi in squadra, basta però che mi diano la stessa auto di Michael». E aggiunge: «Quanto tempo ho per decidere il mio futuro? Tutto quello che voglio».
Bentornata, dunque, formula uno che pensa al 2007 quando non è ancora iniziata la stagione 2006; bentornata con i suoi piloti inaccessibili e viziati, con le conferenze stampa dove a domanda sacrosanta si risponde con monosillabi, come quando Michael se ne esce con il suo proverbiale «yap!», che non è Super Pippo, ma il suo modo di dire «sì, certo». Bentornata F1 con le nuove regole, il motore otto cilindri, il ritorno al cambio gomme e le qualifiche a eliminazione tutte giocate di sabato pomeriggio (benzina libera per tutti, 15 minuti e sei eliminati, i più lenti, altri 15 minuti e fuori altri sei, cioè dodici esclusi ad occupare dall11a alla 22a posizione in griglia, mentre nel tempo rimanente i dieci più veloci si giocano la pole con il pieno di benzina).
Bentornata F1 con il duello grande e vero che tutti sattendono: frecce rosse contro frecce blu, Ferrari contro Renalt. Schumi è chiaro: «Sono forti però non mi sembrano degli ufo, sarà un mondiale equilibrato, vedo quattro squadre in lotta (le altre sono Honda e McLaren), vedo otto piloti a giocarsi il titolo, perché ci sono i nostri compagni». E Felipe Massa sentitamente ringrazia: «Tengo i piedi per terra ma farò il possibile per giocarmi tutte le carte che ho». Prosegue il tedesco: «Stavolta si lotterà per i singoli punti ed è vietato sprecare occasioni in questa doppia trasferta. I test fatti qui il mese scorso non sono certo stati uno svantaggio per noi».
Non si nasconde Alonso e non lo fa Fisichella: «Ho una grande chance per puntare al titolo, forse è una delle ultime e se solo ho meno sfortuna del 2005 sarò anche io tra i potenziali aspiranti al mondiale
Perché questauto la sento più mia rispetto a quella del 2005 e perché non mi sono mai presentato così preparato». Disteso patron Flavio Briatore: «Non so se abbiamo dato il via a un ciclo Renault. Di certo stiamo bene, siamo competitivi. Vedo un duello Renault-Ferrari, ma non sottovaluterei la Honda. La McLaren? Mi sembra ancora lontana. Per il titolo vorremmo ripeterci con Alonso, anche se lui va via nel 2007 non sarà un problema, non abbiamo mai avuto difficoltà a sostituire un pilota. Non avete visto che tempi ha fatto il nostro tester, Kovalainen?».
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