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Duplice attentato in Pakistan: muore il rettore anti-talebani

Due attentati in successione, a distanza di 20 minuti, sono stati compiuti a Lahore e Nowshera (il video). Colpite due moschee dove erano raccolti i fedeli per la preghiera del venerdì: almeno 8 morti e 120 feriti

Duplice attentato in Pakistan: 
muore il rettore anti-talebani

Lahore - Strage in Pakistan. Due attentati in successione, a distanza di venti minuti l’uno dall’altro, sono stati compiuti al termine delle preghiere del venerdì. La prima esplosione è avvenuta a Lahore, all’interno di una scuola islamica, la seconda in una moschea di Noshehra, una città nel nord-ovest, distante un centinaio di chilometri da Islamabad. Sarebbero almeno otto i morti e 120 i feriti: tra questi il rettore dell’università islamica Kamia Naimia di Lahore, Sarfraz Naim.

L'attentato suicida Due attentati hanno colpito oggi nelle città pachistane di Lahore e Nowshera due moschee dove erano raccolti i fedeli per la preghiera del venerdì causando, ma il bilancio è del tutto provvisorio, almeno otto morti e 120 feriti. La prima esplosione, si è appreso, ha praticamente demolito la zona della moschea Jamia Naimia di Lahore (provincia del Punjab) dove si trovava il seminario religioso. Fonti della polizia hanno reso noto che fra le quattro vittime c’è anche il rettore della scuola islamica Sarfraz Naimi, un moderato che aveva ripetutamente criticato i talebani più radicali e che era stato anche minacciato di morte, al punto che il governo gli aveva assegnato una scorta. L’esplosione, probabilmente opera di un kamikaze, è avvenuta quando l’aerea era affollata di fedeli ed è stata così forte che l’intero muro esterno della Jamia Naimia è crollato mentre anche gli edifici vicini hanno riportato danni.

Il secondo attentato A pochi minuti da questo attentato, un altra carica esplosiva è saltata in aria a Nowshera, località della Provincia della frontiera del nord-ovest (Nwfp), in un’area vicina ad una moschea dove da poco era terminata la preghiera del venerdì e vicina ad un deposito militare. Anche in questo caso secondo il capo della polizia locale, Abdullah Khan, si è trattato di un attaccante suicida, ed il bilancio provvisorio delle vittime è di quattro morti e 92 feriti.

Secondo l’emittente GEO Tv, l’attentatore ha fatto esplodere l’autobomba su cui si trovava all’esterno della moschea dove c’erano circa 100 fedeli, provocando un vasto cratere ed il crollo del tetto dell’edificio.

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