A volte piccolo è bello. È il caso di Hutchison Telecommunication che nel mondo ha circa 30 milioni di clienti sparsi tra Australia, Austria, Danimarca, Hong Kong, Irlanda, Macao, Gran Bretagna, Svezia. Tra i Paesi cè anche lItalia, dove Hutchison possiede «3» che contribuisce con una delle basi clienti maggiori: poco più di nove milioni. Grazie alle spalle larghe dellazionista di maggioranza, Hutchison controllata dal magnate cinese ma di Hong Kong, Li Ka Shing è la maggiore società per la gestione dei porti nel mondo, Hutchison Telecommunication può presentare conti con Ebit, ossia margini prima di tasse e interessi, positivo per 69 milioni di euro.
La situazione poteva anche essere migliore se la controllata italiana guidata da Vincenzo Novari non avesse dovuto pagare oneri straordinari per effetto del cambio (peggiorativo) delle tariffe di terminazione, per circa 82 milioni. Il risultato, per 3 Italia, è stato, per i primi sei mesi dellanno, di un margine lordo in aumento del 101% a 1 milione di euro, e dunque sempre positivo, paragonato con quello negativo per 73 milioni fatto registrare nei primi sei mesi del 2010. In crescita del 2% anche i ricavi a quota 870 milioni per la prima metà dellanno.
Per «3», su cui ormai da anni non mancano mai voci di cessione, il fiore allocchiello è costituito dai clienti ad alto valore, ossia quelli che usano parecchio le connessioni mobili per navigare in rete, che sono, secondo dati forniti dalla società, il 36% del totale. In crescita anche quelli abilitati alla connessione Internet in banda larga mobile attraverso le «chiavette» dedicate (+4% rispetto a fine 2010).
Tra le curiosità dei numeri forniti da «3» cè anche lArpu, che vuole dire il ricavo medio per utente.
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