E adesso l’okkupazione va a processo

Si è svolta ieri la prima udienza del processo contro sei persone accusate di aver occupato uno stabile in via Milano il 30 aprile 2003 per protesta contro la guerra in Irak. Tra gli imputati il candidato di Rifondazione comunista alle scorse regionali, Manuel Chiarlo, e il leader dei Disobbedienti Matteo Jade. Gli occupanti, molti appartenenti ai centri sociali, motivarono l’occupazione dicendo che l’edificio apparteneva alla Carlyle, la società americana legata alla famiglia Bush ricordata nel film di Michael Moore «Fahrenheit 9/11». Il giudice Deplano, davanti al quale hanno deposto ieri tre testi della Procura che filmarono chi entrò nell’edificio, verificherà la proprietà effettiva, perché oggi l’edificio risulterebbe gestito dalla Pirelli Real Estate ma la denuncia è stata fatta dalla Cerep Italy Tree.

Molti dei presenti all’udienza ieri vestivano la maglietta «Occupare non è il problema, è la soluzione». Fra i test della difesa sono previsti Don Gallo, Heidi Giuliani e il segretario provinciale del Prc Bruno Pastorino.

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