da Milano
Sarà una fusione tra due storie pluricentenarie, come spesso avviene per le banche popolari, quella tra la Banca Popolare di Milano e la Banca Popolare dellEmilia Romagna, che sarà approvata oggi dai rispettivi consigli di amministrazione: 142 anni di vita la prima, fondata nel 1865, 140 anni la seconda, costituita nel 1867 sotto il nome di Banca Popolare di Modena, per un totale di 282 primavere. I consigli dei due istituti, dopo il via libera da parte di Banca dItalia, si riuniscono in contemporanea alle 17.00 a Milano e Modena per approvare lintesa. Poco prima però in Piazza Meda è attesa anche unultima vertifica del presidente Roberto Mazzotta con lAssociazione Amici della Bipiemme: sul tavolo le garanzie sulla rieleggibilità degli attuali consiglieri.
Terminati i passaggi istituzionali, verrà emesso un comunicato congiunto e saranno resi disponibili tutti i dettagli tecnici sulloperazione. La banca che nascerà, dal nome non ancora svelato (una alternativa è il marchio «Banca delle regioni» depositato da Bper), sarà la sesta italiana (la terza popolare). Di tutto rispetto i numeri: la capitalizzazione di Borsa complessiva è di 10 miliardi di euro (tra le prime 20 del listino), laggregato dei dati a fine 2006 mostra un totale dellattivo di 85,4 miliardi, con raccolta da clientela di 66,6 miliardi, mezzi amministrati per 133,4 miliardi, impieghi per 57,5 miliardi. Il patrimonio netto è di 6,3 miliardi, il margine di interesse di 2,2 miliardi, lutile netto di 745 milioni. I dipendenti dei due gruppi sono 19.700, gli sportelli 1.890.
Bpm e Bper sono le ultime due grandi popolari a non avere ancora effettuato aggregazioni di grosso calibro, ma la storia recente evidenzia le tappe compiute verso una crescita dimensionale: Bpm ha effettuato la prima acquisizione nel 1945, accorpando la Banca Popolare di Roma, mentre nel 1959 ha rilevato la Banca Briantea e una quota di minoranza della Banca Agricola Milanese, di cui è stato assunto il controllo con unOpa nel 1985 (la prima Opa ostile tra banche italiane). Nel 1988 è stata la volta della Banca Popolare di Bologna e Ferrara, nel 1998 di Banca Marino e di Banca Akros, mentre nel 2001 acquista da Intesa la Banca di Legnano e nel 2004 la Cassa di Risparmio di Alessandria. Altre operazioni di taglia minore riguardano la Popolare Cooperativa Vogherese negli anni 70 e la Popolare di Apricena nel 1989. Molto vivace anche il cammino di crescita di Bper: dopo la fusione con la Banca Cooperativa di Bologna, nel 1983, nasce la Banca Popolare dellEmilia, che diventa dellEmilia Romagna nel 1992 grazie alla fusione con la Popolare di Cesena.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.