E Alonso cerca di ricucire con Fisichella

nostro inviato a Suzuka

Menomale che c’è Flavio Briatore a tenere su l’animo abbacchiato e teso di casa Renault. Certo, Fisichella davanti a tutti al primo sprazzo di sole rincuora, però solo di 70 millesimi si tratta, poi arrivano Massa e Schumi, chiusi in una stretta transalpina, visto che il quarto è Alonso. A quest’ora, causa fuso orario, sapremo già il nome dell’uomo in pole e se le Renault da asciutto (come si prevede sia il tempo anche in gara) reggono il confronto con le Ferrari. Detto questo, nel dopo prove, patron Briatore ha fatto un po’ il giullare, cercando di scuotere l’animo dei suoi. Si è messo a parlare in finto giapponese; quindi, ha accennato un paio di imitazioni alla Panariello. Giusto per regalare qualche sorriso, giusto per fare da contraltare alle espressioni cupe dei suoi piloti.
Tanto più che Alonso ha provato a prenderci tutti per cretini, sottolineando che lui «assolutamente» non ha detto nulla «contro Fisichella» e che «la stampa ha voluto sentire solo ciò che le faceva comodo» e che «le mie erano solo opinioni personali, sensazioni, ma il team e Fisichella hanno sempre fatto il massimo in tutto». Tranquilla la reazione del romano, che giovedì sera aveva subito voluto un faccia a faccia con lo spagnolo.

«Sì, ne avevo parlato con Flavio e abbiamo chiarito, Fernando mi ha spiegato che le sue erano sensazioni e opinioni personali, che se davvero avesse avuto dei problemi con me, sarebbe venuto, da vero uomo, a dirmelo in faccia». Inutile e ingeneroso chiedere a Giancarlo se ci creda o meno. Come tutti, facciamo finta che non sia successo nulla e, come tutti, prendiamoci la libertà di pensare l’esatto contrario.

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