E anche gli stranieri vengono travolti Per una notte tutti si sentono italiani

Hanno fatto un tifo scatenato per l’Italia. Dopo il trionfo mondiale sono andati a festeggiare a piazza Venezia, Campo de’ Fiori e via dei Fori Imperiali. La vittoria degli azzurri ha trascinato nel delirio anche migliaia di turisti. Canadesi, inglesi, persino australiani che hanno partecipato alla festa azzurra e che ieri giravano per Roma con la maglia della nazionale. Turisti come Steve e Jonathan, ventenni di Melbourne che raccontano «di aver visto la partita in un bar del centro, per poi spostarci sui gradoni dell’Altare della Patria e festeggiare fino all’alba con un gruppo di italiani».
Ed all’insegna del tricolore è stata anche l’Italia-Francia di Gabriel Rusu, Aziz Darif, Santos Zapata e Irma Tobias: ovvero un romeno, un marocchino, un peruviano e una filippina, i quattro consiglieri comunali aggiunti in Campidoglio, i rappresentanti delle comunità straniere a Roma. Gabriel Rusu ha visto la partita a casa con gli amici e in stretto contatto telefonico con Snagov, il paese d’origine vicino Bucarest, dove il padre ed altre 40 persone avevano allestito un maxischermo nel giardinetto condominiale. Scelta casalinga anche per la filippina Irma Tobias, gran tifosa dell’Italia «come tutta la comunità filippina capitolina».
Sul balcone di casa del marocchino Aziz Darif, campeggiavano già da giorni la bandiera tricolore e quella marocchina. «Nell’82 - ricorda Darif - durante la finale dei mondiali di Spagna, poche file sotto il vostro presidente Sandro Pertini che esultava si riconosce un giovane marocchino in festa: il nostro re Mohammed VI».


E il rappresentante delle Americhe Santos Zapata? Il peruviano ci regala un affresco multietnico raccontando la sua Italia-Francia in compagnia di familiari e amici, italiani e connazionali. Misto anche il menù: piatti tipici peruviani come le «papas alla huancaina», riso con pollo, carne alla brace ma anche gli italianissimi spaghetti alla carbonara. «E alla fine - rivela Santos - tutti a piazza Venezia».

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