E Anna Falchi difende il marito: «La sua sola colpa è l’ingenuità»

da Milano

Un uomo straordinario, un vulcano, onesto ma pure ingenuo, un Peter Pan finito in qualcosa più grande di lui, vittima della crudeltà del sistema e massacrato dai poteri forti: così Anna Falchi, moglie di Stefano Ricucci, descrive il marito, in un'intervista pubblicata su Novella Duemila e di cui sono stati anticipati alcuni stralci.
«Sono contenta di non essere stata in Italia mentre esplodeva il caso Fiorani & C, così non ho somatizzato», dice ancora l'attrice, che spiega: «Posso solo dire che ho sposato un uomo straordinario, onesto, sotto certi aspetti pure ingenuo, che forse è capitato in una cosa più grande di lui. Ma io so che vincerà la sua battaglia e sarò sempre al suo fianco per combattere la crudeltà di un sistema. In Italia non è accettato il successo, in America ti stringono la mano e ti dicono: bravo. Da noi invece ti massacrano, specie quando entrano in gioco i “poteri forti”. L'ingenuità di Stefano? Inesperienza, gioventù: questi sono i suoi primi passi nell'alta finanza. A lungo lui è stato esclusivamente un immobiliarista. La nuova esperienza è nata e cresciuta quando ci siamo conosciuti. Lui ci ha messo dentro entusiasmo, energia, i suoi risparmi».
Anna Falchi affronta anche altre questioni scottanti. Il gruppo Rcs: «Stefano non ha ancora venduto il suo pacchetto: vorrebbe, ma non c'è nessuno che tira fuori i soldi». La villa acquistata a Roma: «Non abiteremo lì. Che ci facciamo con 3.500 metri quadri, ci rincorriamo?». Le voci sulla loro crisi: «Invidia, cattiveria. Forse, come nelle soap, una coppia felice non ha senso. Eravamo troppo noiosi». Ricucci nel privato: «Un ciclone, un vulcano, un uomo pieno di vitalità, per certi aspetti un Peter Pan che non vuole crescere mai. In questo ci somigliamo: siamo due persone che amano le “bischerate”, forse per reazione alle responsabilità assunte presto. Mio marito a 14 anni già lavorava». Il legame con gli Stati Uniti: «Vorrei che nostro figlio nascesse lì. Negli Usa a tutti viene data una chance. Io ho fatto un giro di incontri di lavoro e, ora ho un nuovo agente. L'uomo che ha scoperto Sylvester Stallone».

Intanto, accogliendo in parte un reclamo della coppia Ricucci-Falchi, il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto il divieto, per il gruppo editoriale «L'Espresso», dell'ulteriore diffusione dei testi di alcuni sms scambiati dalla coppia e già apparsi su Repubblica il 12 agosto.

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