E An apre il fronte Sud: «Manovra truffa»

Alemanno: Mezzogiorno penalizzato, aziende costrette a chiudere. Oggi riunione con Fi e Udc sugli emendamenti

Fabrizio de Feo

da Roma

«Altro che misure a favore del Mezzogiorno: questa Finanziaria è una truffa per il Sud». Alleanza Nazionale apre un altro fronte nell’attacco alla manovra del governo Prodi. E lancia accuse contro quello che definisce «un bluff» che tenta di accendere false speranze nel Meridione.
L’affondo parte da Napoli dove si svolge un incontro che vede protagonisti Mario Landolfi, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Gianni Alemanno, coordinatore della Finanziaria per An, e Pasquale Viespoli, responsabile per il Mezzogiorno. L’obiettivo è mettere sotto i riflettori le molte pecche della manovra. Ma anche lanciare proposte che possano coinvolgere «fasce sensibili della maggioranza». Proposte che mirano a «escludere il cambio di destinazione del Tfr per tutte le imprese del Sud» e «avviare una vera trattativa per fare la fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno».
«La Finanziaria è stata presentata come una serie di misure per il Mezzogiorno» premette Alemanno. «In realtà per l’economia e le imprese del Sud non viene fatto assolutamente nulla o, comunque, molto meno di quello che abbiamo fatto noi». L’ex ministro delle Politiche agricole entra anche nel merito dei provvedimenti. «Se esaminiamo il taglio del cuneo - analizza Alemanno - nonostante gli aumenti previsti per il Sud, avrà un’incidenza minima per la carenza di imprese, visto che il 90% di aziende è concentrato al Nord. Se esaminiamo il Tfr, sappiamo che colpirà gravemente le imprese del Sud e sottrarrà loro liquidità preziosa. La conseguenza sarà un effetto devastante con un rischio molto forte di chiusura per molte imprese del Sud».
Alemanno, in particolare, punta l’attenzione sul «meccanismo infernale del de minimis, ancora non del tutto percepito. Tutte le misure di incentivazione sono soggette al limite del de minimis ovvero 100mila euro in tre anni. Quindi tutte le agevolazioni previste hanno un tetto invalicabile che, tra l’altro, non potrà essere cumulato con i fondi strutturali per il Sud». «Siamo di fronte a un bluff che sottrarrà risorse al Mezzogiorno», ribadisce Alemanno, che aggiunge anche che «la truffa più grave ed evidente è quella relativa al Fas (il Fondo per le Aree Sottotilizzate, ndr), in cui vengono previsti 63 miliardi ma in realtà, nel periodo di vigenza di questa Finanziaria, cioè 3 anni, sono previsti soltanto 5 miliardi e 200 milioni di euro. Molto di meno degli oltre 7 miliardi del governo Berlusconi». Una posizione condivisa anche da Pasquale Viespoli che punta il dito contro «l’assenza di misure per i giovani». A questo punto bisognerà, però, guardare alle possibilità concrete di correggere la Finanziaria. Motivo per cui oggi «ci sarà un incontro con Forza Italia e l’Udc per mettere a punto un pacchetto di emendamenti con cui sfidare i moderati dell’Ulivo» annuncia Alemanno. «Avevamo trovato sponde nel tavolo dei volenterosi che non c’è più. Cercheremo di fare alleanze con le fasce più sensibili della maggioranza.

La nostra iniziativa si concentrerà «su pochi e incisivi» emendamenti «per non dare alibi alla maggioranza». Il tentativo, insomma, nell’impossibilità di riscrivere la Finanziaria, è quello di procedere, almeno, a una sostanziosa «riduzione del danno».

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