E Berlusconi scrive agli Amici del Giornale: «Grazie di cuore»

E Berlusconi scrive agli Amici del Giornale: «Grazie di cuore»

(...) di partito che si sono riuniti per chiedere a gran voce di riavere indietro la loro sovranità negata dal governo Monti-Napolitano. Gianni Plinio, Matteo Rosso e Marco Melgrati non si sono limitati a organizzare e dare pieno sostegno all’incontro. Ma, dopo essere stati attaccati da una parte della dirigenza dello stesso Pdl e accusati di andare contro l’ex premier, hanno voluto un riscontro diretto con lo stesso Silvio Berlusconi. Appena ha ricevuto tutto il materiale sull’incontro del 25 novembre scorso, il leader del centrodestra ha subito risposto, con un messaggio personale. «Grazie di cuore». Altro che irresponsabili come qualcuno li aveva bollati. Plinio, Rosso e Melgrati, che insieme a Edoardo Rixi della Lega hanno sposato la linea degli «Amici del Giornale», hanno ricevuto il plauso personale di Berlusconi, dopo l’affronto di chi, all’interno del partito, quel giorno aveva organizzato in fretta e furia un contro-congresso nella speranza di togliere loro visibilità. Quel biglietto ora suona come una spinta ancora più forte in vista del nuovo ciclo che gli «Amici del Giornale» organizzano in tutte le province della Liguria (si comincia mercoledì 1 febbraio ad Alassio, ore 18, nella sala della biblioteca). Rosso, Melgrati e Plinio, forse non a caso, ora vedono al loro fianco anche colleghi di partito che la prima volta avevano disertato il convegno.
Anche perché sembra sempre più evidente la voglia dei cittadini e della base di cambiare, di mandare a casa questo governo. È lo stesso Marco Melgrati a rivolgersi ancora a Berlusconi, per chiedergli di staccare la spina, di ascoltare la voce del popolo che non sopporta più un governo sgradito, imposto dall’alto e senza legittimazione popolare: «Carissimo presidente, ho deciso di scriverle dopo aver registrato e intercettato il malumore dei nostri elettori, del popolo dei moderati, che incontro per il mio ruolo sul territorio. Personalmente ero contrario al processo che ha portato alle sue dimissioni, anche se ne ho apprezzato la grandezza morale e politica, e soprattutto il senso di responsabilità, in un momento dove sembrava fosse Lei l'origine di tutti i mali. A distanza di pochi giorni abbiamo potuto apprezzare il contrario». Melgrati ricorda tutte le reazioni contro Monti che da settimane attraversano l’Italia.

Poi rinnova l’invito a non aspettare ancora troppo: «Non a caso le forze che raccolgono il "voto di protesta", a destra e a sinistra, quindi Lega Nord e Italia dei Valori, hanno da tempo capito che il ruolo che paga di più oggi, in termini elettorali, è quello dell'opposizione - conclude -. Quello che le chiedo io, e che le chiedono gli elettori che incontro ogni giorno, è di ritornare al più presto alle urne, con un governo che risponda direttamente ai cittadini, anche a costo di perdere le elezioni!».

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