E Bin Laden incita gli insorti iracheni: «Unitevi e lottate nel nome di Allah»

Torna a farsi sentire, puntualmente amplificata dalla televisione pan-araba Al Jazeera, la voce di Osama bin Laden. Il latitante più ricercato del pianeta affida il suo messaggio - dedicato alla preoccupazione per le divisioni tra le diverse milizie integraliste islamiche - a una cassetta audio, per una volta di qualità non troppo scadente e della durata di cinque minuti circa. Usando i suoi soliti toni predicatori, Bin Laden ha auspicato che questo sia «l’anno dell’unità della comunità» islamica. Il fondatore di Al Qaida ha esortato i miliziani a una maggiore unità: «I musulmani vogliono che vi uniate e combattiate sotto un’unica bandiera, perché la Umma (termine arabo che indica la comunità mondiale dei fedeli musulmani, ndr) desidera questo e chiede ad Allah che voi facciate questo».
Bin Laden ha riconosciuto che «alcuni di voi sono indietro nel combattere il nemico» ma - ha aggiunto - «il Profeta disse di stare attenti alle divisioni». Con argomentazioni tratte dal Corano e dalla Sunna, lo sceicco del terrore ha affermato che l’unico criterio per la scelta dei mujaheddin è quello della «devozione» e non «i falsi nazionalismi» come quelli che legano a «un Paese, a una tribù o ad una famiglia». «L’errore fa parte dell’umanità e anche il Profeta lo diceva - ha detto Osama bin Laden -. I mujaheddin sono i figli di questa nazione e non devono dividersi tra loro. Ogni questione deve essere riportata ad Allah e decisa dagli Ulema e dagli sceicchi in modo che si ritrovi la riconciliazione tra i vari gruppi. Tutti i gruppi devono seguire la Sharia».
Bin Laden ha spiegato che i miliziani «possono dividersi su questioni pratiche ma debbono riunirsi su quanto ha detto il Profeta», ovvero che «chi uccide sotto la bandiera delle divisioni cade nell’ignoranza». «Gli interessi di un gruppo e di un Paese e della nazione islamica - ha concluso il leader di Al Qaida - vengono prima quelli del singolo o di un Paese».
Bin Laden ha anche invitato «i nostri fratelli in Irak» a «guardarsi dagli infiltrati». «Attenzione agli ipocriti», ha ammonito. Un aspetto interessante di quest’ultimo messaggio del leader carismatico di Al Qaida è che per una volta non si è occupato in alcun modo degli Stati Uniti né dell’odiatissimo mondo occidentale.
L’ultima volta che Osama bin Laden si era fatto vivo con il mondo esterno era stato all’inizio di settembre. In quell’occasione, dopo tre anni di assenza, il fondatore di Al Qaida era comparso in un video, intimando la resa agli americani nel sesto anniversario degli attentati dell’11 settembre 2001. Alcune particolarità del filmato, tuttavia, avevano spinto gli analisti a dubitare che l’uomo che si proponeva come Osama bin Laden fosse davvero lui.

Il presunto sceicco appariva curiosamente ringiovanito e la sua barba scura, mentre in precedenti immagini era striata di bianco. Alcuni si erano spinti a ipotizzare che si trattasse di un messaggio cifrato, di un invito a colpire rivolto alle famose “cellule dormienti”.

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