«Lopposizione fa melina, è soltanto una perdita di tempo, occorrono nuove regole per snellire i lavori dellassemblea». Chi lha detto, Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio? No, la ds Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte, nellaula del consiglio a palazzo Lascaris. Laltro pomeriggio la minoranza ha chiesto di istituire una commissione dinchiesta sul licenziamento del direttore dellAsl 1, e il presidente è sbottato perché voleva invece accelerare la discussione sui fondi strutturali europei. «Siamo pagati migliaia di euro per decidere le misure più incisive per il Piemonte e non certo per perdere tempo dietro beghe tra partiti. Lopposizione usa pretesti per rimandare una discussione importante come questa sulla destinazione di milioni di euro messi a disposizione dallUnione europea», ha tuonato.
La Bresso è inarrestabile nella sua arringa contro la minoranza di centrodestra, arrabbiatura ancora maggiore perché si discute di fondi europei e lei è la coordinatrice delle regioni italiane per le politiche comunitarie. Si volta verso un ex assessore regionale del Pci, Sante Baiardi, e rincara la dose: «Ti ricordi quando eravamo allopposizione? Non facevamo certo sconti ma non impedivamo alla maggioranza di governare. Servirebbero regole chiare per garantire i diritti di minoranza e maggioranza. E, soprattutto, il riconoscimento delle priorità».
Questo lo sfogo personale con i colleghi della giunta. Più tardi è in agenda la conferenza dei capigruppo consiliari. Le parole sono più pesate ma il senso è lo stesso: legare le mani allopposizione. «Con un giusto preavviso è possibile mettere allordine del giorno questioni che la minoranza giudica prioritarie, ma questo non deve impedire a chi governa la possibilità di far discutere e approvare leggi e provvedimenti in tempi rapidi».
La Bresso sta meditando da qualche tempo lopportunità di modificare il regolamento dei lavori del consiglio regionale. Troppo spazio al dibattito, alla discussione in aula, e troppo tempo perso. Lintenzione sarebbe quello di mutuare almeno in parte il regolamento della Camera varato la scorsa legislatura dallallora presidente Luciano Violante, anche lui ds e piemontese, che consente di contingentare i tempi e accelerare le votazioni come sta accadendo in questi giorni per la riforma elettorale. Nella precedente legislatura regionale, il governatore azzurro Enzo Ghigo aveva aperto una riflessione sulleventualità di ritoccare i meccanismi che regolano lattività del consiglio ma non se nera fatto nulla. E lopposizione di centrosinistra era insorta protestando contro la minaccia del bavaglio, lo stesso che ora vuole imporre al centrodestra.
Ieri Ghigo, che è capogruppo di Forza Italia, è stato durissimo con chi siede sulla poltrona che era stata a lungo sua. «La presidente Bresso deve scusarsi con tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione, per la grottesca accusa di fare perdere tempo - ha protestato -. Le sue dichiarazioni sono ingiustificate e irrispettose. Bresso ha infatti accuratamente omesso di fare sapere che nella seduta contestata il consiglio ha affrontato e approvato tutti i punti allordine del giorno, secondo il programma stilato dalla conferenza dei capigruppo, compresa la delibera sui fondi strutturali».
Ieri mattina la minoranza ha chiesto e ottenuto la sospensione dei lavori della commissione regionale sanità in attesa di un chiarimento.
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