E il buonumore del «galattico» contagia il gruppo

nostro inviato a Firenze

Non si vedeva da queste parti da quindici mesi.
L’avventura azzurra di Antonio Cassano si era fermata a quello scialbo 0-0 di Oslo contro la Norvegia del 4 giugno 2005. Poi Marcello Lippi, complice anche il trasferimento dalla Roma al Real Madrid e un impiego con il contagocce per problemi di «peso», decise di accantonarlo. E le sue speranze di essere protagonista nel mondiale tedesco tramontarono già ad ottobre con la sfida di qualificazione a Palermo. Oggi torna nel gruppo azzurro con voglia ed entusiasmo, anche se varca i cancelli del centro tecnico fiorentino con 45 minuti di ritardo. Nessun giallo o colpi di testa da vecchi tempi, era tutto previsto.
Ad accoglierlo al suo arrivo il capo ufficio stampa della Figc Antonello Valentini: «E tu cosa ci fai qui?», scherza Valentini mentre abbraccia un sorridente Cassano. E il sorriso si allarga ancora di più quando incontra Gigi Riva, colui che lo ha sempre difeso all’interno del gruppo azzurro anche nei momenti più difficili. «Ti sei fatto i capelli corti?», chiede l’attaccante barese al team manager azzurro, che sfoggia effettivamente un look diverso. Poi l’abbraccio con Abbiati, il saluto con Cannavaro che lo rimbrotta ironicamente: «Sei in ritardo...». Ricevendo le spiegazioni di Antonio. «Lui non ha bisogno di consigli, sta benissimo, è contento, ha cominciato regolarmente la preparazione – era stato il commento del capitano sul barese ieri mattina -. Insomma è tornato il vero Cassano, quello che conosciamo tutti. Antonio sa di essere un giocatore importante, sia per il Real Madrid che per la Nazionale, saprà dare un grosso contributo».
E in campo non ha lesinato l’impegno. Nella corsetta iniziale rimane sempre al fianco di Cannavaro e Gattuso, Donadoni gli chiede più grinta nel calciare un pallone verso la porta. Poi qualche apprensione, quando Cassano mostra segni di sofferenza per un dolore al piede destro dopo aver calciato e si siede a bordo campo con una borsa di ghiaccio sul punto dolorante. Il medico azzurro Andrea Ferretti, dopo un rapido controllo, ridimensiona l’entità del problema.

«Aveva sofferto un mese fa alla caviglia destra, ha semplicemente sentito un po’ di dolore nel calciare e una riacutizzazione che non preoccupa». Oggi Antonio sarà regolarmente in campo. E vorrà esserci magari già a Napoli sabato prossimo.

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