Alzi la mano chi pensa che Totti sia un «ex giocatore», un campione al «capolinea», un romanaccio alle prese con caviglie malconce e ginocchia «scricchiolanti». Dai, almeno per una volta fate mea culpa, concedetevi un giorno di relax. Riavvolgete il nastro del match dellOlimpico, rivedetevi con calma Roma-Lecce e regalatevi uniniezione di coerenza: il «mio» capitano, il talento di Porta Metronia, ha zittito tutti. Per lennesima volta ha preso per mano i compagni, coccolato a suon di prodezze i tifosi amareggiati da una stagione a corrente alternata, dribblato avversari e malelingue e gettato un bel po di pepe su Fiorentina-Roma. Già, perché sabato prossimo si giocherà un duello per uomini veri. E questo, grazie anche allexploit degli aquilotti laziali in casa del Genoa, non può che alimentare le pur flebili speranze della Magica. Morale della favola: il quarto posto è a cinque distanze e il sogno di una rincorsa Champions non è più unutopia. Grazie a «Checco de noantri».
Quel «10» dai piedi vellutati e dalla carta didentità ingiallita dal tempo, che ieri ha regalato sorrisi a Spalletti e truppa, raggiunto e superato Amadei al decimo posto della classifica dei marcatori più prolifici in serie A realizzando la 175ª rete (217ª in giallorosso) e puntato dritto verso Boniperti, a quota 178 tra i «cecchini» che hanno segnato di più con la maglia di un solo club. Scusate se è poco.fabrizioaspri@romanews.eu
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