Ieri il prudentissimo ministro leghista, Roberto Maroni, ha detto una parolina magica, riguardo all'economia e alla "prudenza fiscale" di Tremonti: "ci vuole coraggio". Maroni ha detto ciò che qualsiasi imprenditore di successo ha bene in mente: si deve osare, si deve cambiare, si deve sognare. Un Paese fermo come l'Italia, e non per colpa del solo governo Berlusconi, ha bisogno di uno scatto. Che deve necessariamente passare per un taglio delle tasse, per una riduzione del peso dello Stato. E per un programma, il più vasto possibile, di liberalizzazioni. «Siamo fiori nei cestini della spazzatura» dicevano quei rumorosi punk dei Sex Pistols alla fine degli anni ’70.
E così sono oggi le nostre imprese, le nostre forze produttive, i giovani come i vecchi che hanno voglia di fare: fiori nei cestini della spazzatura creata da uno Stato ingombrante che si fa pagare per i suoi servizi, spesso inefficienti, più della metà del reddito nazionale. Maroni esce allo scoperto e chiede al governo di cui, fino a prova contraria, fa parte un gesto di coraggio. E lo chiede in modo esplicito a Giulio Tremonti, il ministro berlusconiano più vicino alla Lega. È sbagliato ritenere che ci si trovi di fronte a due partiti contrapposti: quello del coraggio contro quello della responsabilità. Le poche grandi riforme fiscali che hanno avuto successo, quella americana e quella inglese, sono state fatte proprio nel momento in cui le loro economie erano nel punto più basso da anni.
Il coraggio non è irresponsabile. Irresponsabile è consegnare alle prossime generazioni una macchina statale che divora 730 miliardi di euro l’anno in spesa pubblica. Irresponsabile è pretendere che un povero cristo debba pagare più del 50 per cento del suo reddito in tasse e imposte. Irresponsabile è alimentare, come se nulla fosse, questa bestia statuale.
Irresponsabile è credere che la soluzione dei problemi arrivi dal mantenimento dello status quo. Tremonti fa il suo mestiere: God save Tremonti.Ma un po’ di coraggio, questo governo, occorre proprio che oggi «se lo dia».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.