E in città tornano le luci dell’Ottocento

E in città tornano le luci dell’Ottocento

Una Genova con una luce così, non l’avete vista mai. Sicuramente non negli ultimi duecento anni, da quando cioè i vecchi lampioni a gas sono spenti per far posto a un sistema di illuminazione più moderna. Eppure, da ieri in città si sente un’atmosfera diversa, quella dell’Ottocento appunto.
Sono le 16.30 in punto quando in piazzale Corvetto, vengono accesi i due lampioni accanto al monumento di Giuseppe Mazzini. Un momento e la città si tinge di un colore d’altri tempi.
Così ha voluto Genova reti Gas - società del Gruppo Iren che distribuisce il gas metano sul territorio genovese - che ha installato due lampioni originali dell’Ottocento a gas per ricordare l’illuminazione che avvolgeva quei luoghi nell’anno dell’Unità d’Italia e anche questa iniziativa si unisce ai tanti eventi che si sono svolti quest’anno per celebrare il centocinquantesimo anniversario.
Alla cerimonia hanno partecipato Paolo Del Gaudio, presidente di Genova Reti Gas Spa, Pasquale Ottonello, assessore del Comune di Genova alla riqualificazione dell’Arredo Urbano e Mariasilvia Tarsia, in rappresentanza del governo italiano e dell’Unità tecnica di missione per le celebrazioni dei centocinquant’anni dell’Unità d’Italia.
Ma torniamo ai lampioni. Si tratta di quelli antichi appunto, in ghisa, che appartengono alla collezione storica di Genova Reti Gas e furono costruiti nello stabilimento Balleydier di Sampierdarena, il primo grosso complesso industriale nato a Genova grazie ai fratteli Joseph-Marie e Jean Balleydier nel 1832, i quali crearono all’interno dello stesso stabilimento una fonderia ed un’officina meccanica. Nei suoi 75 anni di attività dalle fucine del Balleydier uscirono opere come il ponte di ferro sul Bisagno e il ponte sospeso di Serravalle.
Prima di essere installati in piazza Corvetto accanto al monumento di Mazzini, i due lampioni sono stati restaurati. Da ieri sono collegati alla rete di gas cittadina attraverso le più avanzate tecnologie impiantistiche, di sicurezza e di risparmio energetico, garantendo l’accensione e lo spegnimento in modo automatico grazie a sensori crepuscolari.
Ma oltre al ricordo dell’Ottocento, ieri in piazza c’erano anche le proteste dei giorni nostri di una cinquantina di lavoratori dell’Iren contro il piano industriale che prevede un taglio di 57 dipendenti. «Chiediamo un intervento da parte del Comune che l’azionista di maggioranza di Iren. Domani saremo a Tursi», promette Felice Ravalli.


Dopo l’inaugurazione del sistema di illuminazione, il viaggio a ritroso nel tempo è proseguito con la presentazione del volume «La storia del Gas a Genova. Oltre un secolo e mezzo di storia, passione e competenza», a cura di Genova Reti Gas.

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